CAT PEOPLE
  
Titolo italiano: IL BACIO DELLA PANTERA
Produzione: 1982 - USA, Universal/RKO, col. 118 min.
Regia: Paul Schrader
Sceneggiatura: Alan Ormsby dallo script di DeWitt Bodeen
Effetti speciali: Pat Domenico, Karl Miller
Musica: Giorgio Moroder
Interpreti: Nastassja Kinski, Malcolm McDowell, John Heard, Annette O'Toole, Ruby Dee, Ed Begley Jr., Scott Paulin, Frankie Faison, Ron Diamond, Lynn Lowry, John Larroquette, Tessa Richarde, Berry Berenson, Fausto Barajas
Irina Gallier va ad abitare a New Orleans, presso il fratello maggiore Paul, ministro di culto, dal quale è stata separata in tenera età dopo la morte dei genitori. Il suo arrivo coincide con la cattura da parte dello zoologo Oliver Yates di una pantera - inspiegabilmente libera per la città - che ha massacrato una prostituta in un motel. L'insolito fatto di sangue, insieme all'enigmatico comportamento del fratello, spesso assente da casa nelle ore notturne, turbano profondamente la sensibile Irina. Straniera in una città che non conosce e priva di amicizie, la ragazza stringe una relazione con Oliver, incontrato casualmente allo zoo, senza immaginare che questo rapporto segnerà tragicamente il suo destino. Come Paul infatti finalmente le rivela, entrambi i fratelli discendono da una antica stirpe di mutanti - ibridi tra uomini e felini - condannati a trasformarsi in belve feroci nel momento in cui si abbandonano al rapporto sessuale.
Incoraggiata, forse, dal revival del fantahorror classico sancito dal successo commerciale di An American Werewolf in London, la Universal commissiona al regista Paul Schrader l'impegnativo compito di rileggere in chiave contemporanea il celebre The Cat People firmato da Tourner e sceneggiato da DeWitt Bodeen nel 1942. L'operazione promette bene per il cast impiegato e per il budget consistente, ma l'esito è discutibile.
Il film non regge il confronto con la raffinata pellicola che lo ispira: la sceneggiatura di Alan Ormsby - a tratti confusa - aggiunge personaggi superflui senza riuscire a caratterizzarli nello spessore psicologico e, piegandosi gratuitamente alle regole dello spettacolo, punta esplicitamente sull'impostazione erotica e scabrosa. Le interpretazioni non sono impeccabili (ma innegabile è la presenza scenica della Kinski). I meriti principali dell'opera vanno cercati in qualche originale intuizione (in particolare, le scene di apertura e il finale) e nella qualità degli effetti speciali e della fotografia.

Stephen Jones, nel suo "The Essential Monster Movie Guide", ricorda che prima del film di Schrader, l'idea di un remake di "The Cat People" era stata già presa in esame dalla casa cinematografica inglese Amicus nel 1963 e dal regista Roger Vadim nel 1978.

©