DARKMAN
 
Titolo italiano: DARKMAN
Produzione: 1990 - USA, Renaissance Pictures/Universal Pictures, col., 96 min.
Regia: Sam Raimi
Sceneggiatura: Sam Raimi, Chuck Pfarrer, Ivan Raimi, Daniel Goldin, Joshua Goldin
Effetti speciali: 4-Ward Productions, Chiodo Brothers Productions, Introvision International
Musica: Danny Elfman, Jonathan Sheffer
Interpreti: Liam Neeson, Frances McDormand, Colin Friels, Larry Drake, Jessie Lawrence Ferguson, Nelson Mashita, Rafael H. Robledo, Danny Hicks, Ted Raimi, Said Faraj, Aaron Lustig, Nicholas Worth, Dan Bell, Professor Toru Tanaka, Jenny Agutter, Nathan Jung, Julius Harris, William Dear, Frank Noon, John Lisbon Wood, John Landis, Maggie Moore, Philip A. Gillis, Carl Bresk, Sean Daniel, John Cameron, Bruce Campbell, Craig Hosking, Andy Bale
Peyton Westlake (Neeson), giovane e brillante ricercatore, sta sperimentando una rivoluzionaria epidermide sintetica con la quale spera di curare le vittime di incendi e di incidenti. Intanto la sua fidanzata Julie, avvocato, ha raccolto le prove di gravi malversazioni operate da importanti personaggi cittadini e si appresta a renderle pubbliche. Per evitare lo scandalo, il malvagio Durant viene incaricato di recuperare ad ogni costo il compromettente carteggio, che Julie, andandosene, ha dimenticato nel laboratorio di Westlake. Quando i sicari di Durant fanno irruzione, il povero scienziato viene ferocemente torturato e lasciato per morto nei locali dati alle fiamme. Miracolosamente invece l'uomo sopravvive, anche se orribilmente sfigurato, con il volto ridotto ad una maschera mostruosa, le mani divorate dal fuoco e totalmente insensibile ad ogni stimolo cutaneo per essergli state recise le terminazioni nervose al fine di risparmiargli le atroci sofferenze delle ustioni.
Malgrado l'instabilità della pelle artificiale, che perde la sua consistenza dopo 90 minuti, Westlake si costruisce delle maschere per mezzo delle quali, oltre al suo aspetto normale, riesce ad assumere brevemente qualsiasi altra identità e mette in atto la sua vendetta.
La rivincita tuttavia non può certo risarcirlo di tutto ciò che ha perduto, e Westlake, ossessionato dalla sua alienante condanna, si allontana per sempre dalla disperata Julie, abdicando dalla sua umanità per riconoscersi unicamente nel misterioso e solitario Darkman.

Raimi costruisce un memorabile ritratto di tenebroso vendicatore, ispirandosi a classici come La maschera di cera e Il fantasma dell'opera. Ma, anche se assai più violento e spietato, Darkman è in definitiva un Batman alla rovescia, un giustiziere che indossa una maschera per apparire normale. Un personaggio tragico, cupo e disperato, di dimensioni quasi gotiche, che prende pian piano coscienza della propria irreversibile diversità, prima accettandola, poi anteponendola ad ogni legame umano residuo e quindi apertamente affermandola nel drammatico monologo finale che il regista non ha saputo o voluto rinunciare a replicare, praticamente identico, nel suo più recente Spiderman.

Da ricordare le brevi apparizioni di John Landis (Schlock), Jenny Agutter (La fuga di Logan) e Bruce Campbell (L'armata delle tenebre), primo candidato al ruolo di protagonista, che ha rinnovato il suo amichevole cameo anche nel già citato Spiderman.

Il film ha avuto due sequel, girati da Bradford May: Darkman II - Il ritorno di Durant (1994) e Darkman III - Darkman morirai (1996).

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