SPONTANEOUS
COMBUSTION
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Titolo italiano: SPONTANEOUS COMBUSTION - I FIGLI DEL FUOCO | |||
Produzione: 1990 - USA, Black Owl Productions/Project Samson/VOSC, col., 97 min. | |||
Regia: Tobe Hooper | |||
Sceneggiatura: Tobe Hooper, Howard Goldberg | |||
Effetti speciali: John Dykstra, Eric H. Lasher | |||
Musica: Graeme Revell | |||
Interpreti: Brad Dourif, Cynthia Bain, Jon Cypher, William Prince, Melinda Dillon, Dey Young, Tegan West, Michael Keys Hall, Dale Dye, Dick Butkus, André De Toth, Joe Mays, Stacy Edwards, Brian Bremer, Frank Whiteman, John Landis, Jaime Alba, Mark Roberts, Richard Warlock, Judith Jones, Mimi Wearn | |||
Nel 1955 i coniugi Bell partecipano ad un
test sull'impiego di un siero capace di proteggere l'organismo umano dagli
effetti delle radiazioni nucleari. L'esperimento non causa danni apparenti
alle loro persone, ma poco dopo la nascita del figlio Sam entrambi muoiono
tragicamente nel rogo di quella che sembra un'autocombustione spontanea. 35 anni anni dopo, il giovane Sam scopre di possedere la spaventosa capacità di provocare - involontariamente e in coincidenza di particolari condizioni di stress e tensione emotiva - incontrollabili fenomeni di combustione e nel disperato tentativo di individuarne l'origine comincia ad indagare e non solo apprende di aver provocato la morte dei genitori, ma anche di essere stato l'oggetto principale - costantemente e segretamente sorvegliato da una equipe governativa - dell'esperimento di tanti anni prima. |
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Dopo i successi di Poltergeist e Lifeforce, il regista Tobe Hooper delude critica e pubblico con questo thriller fantascientifico che si riallaccia alle tematiche della mutazione fisica e del paranormale di Carrie - lo sguardo di Satana, Scanners e Firestarter e alle metafore fantapolitiche su un possibile uso strumentale della scienza da parte del potere. |
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Frutto di un lungo lavoro di documentazione sui fenomeni di combustione spontanea (SHC: "Spontanoeus Human Combustion") ai quali la scienza ufficiale non ha mai dato una precisa risposta, il film è stato giudicato freddo e privo di ironia (ma la secchezza delle inquadrature risponde ad una precisa scelta stilistica), più attento all'effetto spettacolare che alla coerenza del racconto e rovinato da una conclusione troppo affrettata. Nel cast, dominato dall'interpretazione nervosa di Brad Dourif, si notano le brevi appazioni dei registi André De Toth e John Landis. |
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