THE INVISIBLE MANIAC
  
Produzione: 1990 - USA, Republic Pictures Corporation/Runny Mede House Music/Smoking Gun Pictures, col., 86 min.
Regia: Rif Coogan (Adam Rifkin)
Sceneggiatura: Rif Coogan (Adam Rifkin), Matt Devlen, Anthony Markes
Musica: Marc David Decker
Interpreti: Noel Peters, Shannon Wilsey, Stella Blalack, Melissa Moore, Clement von Franckenstein, Claudette Rains, Jason Logan, Robert R. Ross Jr., Rod Sweitzer, Eric Champnella, Kalei Shallabarger, Gail Lyon, Debra Lamb, Marilyn Adams, Dana Bentley, Matt Devlen, Anthony Markwell, Kris Russell, Tracy Walker
Il professor Dornwinkle, convinto di aver scoperto la formula dell'invisibilità, uccide alcuni colleghi che hanno osato deridere le sue teorie e sfugge alla giustizia rifugiandosi in un college dove trova lavoro come insegnante di fisica. Esasperato, tuttavia, dalla indisciplina degli studenti e stuzzicato dall'avvenenza delle studentesse, sperimenta sulla propria persona il fatidico siero e, diventato un uomo invisibile, si abbandona ad una seconda e più sanguinaria vendetta.

Lo spunto non sarebbe molto dissimile da quello delle commedie incentrate sul professore timido che si prende una rivincita contro il mondo intero grazie ad una scoperta geniale, ma il regista preferisce svilupparlo nella direzione del fanta-horror, alternando scene di violenza e di sesso a situazioni grottesche permeate di umorismo goliardico. Il protagonista è un uomo dalla personalità complessata che fin da bambino (con grande riprovazione della madre) nutriva tendenze voyeuristiche, e che nella raggiunta invisibilità - in un college diretto da una preside ninfomane e sorvegliato da bidelli sporcaccioni - sfoga la sessualità repressa fino a cadere preda della follia.

Il tema della invisibilità è una delle categorie fondamentali della fantascienza cinematografica: occasione per sperimentare le tecniche dei trucchi già nel cinema delle origini (The Invisible Fluid, Her Invisible Husband) o argomento drammatico nelle pellicole derivate dall'opera di Wells (L'uomo invisibile), ha spesso fornito il destro a commedie brillanti (La donna invisibile) e parodie di varia qualità (Gianni e Pinotto contro l'uomo invisibile). Nel film di Rif Coogan (pseudonimo di Adam Rifkin) tocca una delle più discutibili volgarizzazioni.
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