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DAWN'S EARLY LIGHT
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Produzione: 1990 - USA, Home Box Office/Paravision International, col., 100 min. | |||
Regia: Jack Sholder | |||
Sceneggiatura: Bruce Gilbert dal romanzo "Trinity's Child" di William Prochnau | |||
Effetti speciali: Matte World Digital | |||
Musica: Trevor Jones | |||
Interpreti: Powers Boothe, James Earl Jones, Martin Landau, Rebecca De Mornay, Darren McGavin, Jeffrey DeMunn, Rip Torn, Peter MacNicol, Glenn Withrow, Ronald William Lawrence, Kieran Mulroney, Nicolas Coster, Ken Jenkins, Randal Patrick, Daniel Benzali, Robert O'Reilly, Annabella Price, Ann Gillespie, Dana Kimmell, Glenn Morshower, Jon Steuer, Danielle von Zerneck, Katherine Cortez, Jon Cedar, Paul Tompkins, Tony Rayner, Richard Speight Jr., T.R. Marino, Steve Eastin, Steve Rankin, Mike Gomez, Scott Trost, Pat Skipper, Adrian Ricard, Douglas Tolbert, Bill Moynihan, Dagmar Stanec, Ray Nazzari, Richard Assad | |||
Quando un missile si abbatte sulla città russa di Donetsk, Mosca, convinta di essere stata aggredita dalla Nato, risponde lanciando un missile contro Washington. Troppo tardi i sovietici scoprono che responsabile dell'aggressione è un gruppo di fanatici dissidenti esuli in Turchia: la rappresaglia contro gli Stati Uniti ha innescato una crisi difficilmente governabile, tanto più che in seguito ad un incidente di volo il presidente americano (Martin Landau) è dato per morto e alla Casa Bianca si è insediato un comitato di emergenza favorevole ad una ritorsione nucleare. Quando la situazione sembra precipitare verso il più tragico epilogo, una serie di circostanze imprevedibili placa gli animi e le paure. I piloti (Powers Boothe e Rebecca DeMornay) del B-52 "Polar Bear One" si rifiutano di attaccare la Russia; il presidente disperso riesce nuovamente a comunicare con il presidente russo e l'Air Force One dal quale il capo provvisorio (Darren McGavin) dirige le operazioni entra in collisione con un aereo che un militare contrario alle sue decisioni ha inviato per fermarlo. |
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Prodotto per la televisione via cavo e realizzato con ritmo da thriller fantapolitico, il film propone le ipotetiche premesse per una possibile III guerra mondiale nelle quali gli errori politici si assommano ai rancori degli uomini preposti alla "stanza dei bottoni", ad una avanzatissima tecnologia militare che rischia di sfuggire ad ogni controllo e alla presenza (profetica) di un nuovo terrorismo che agisce su scala internazionale. |
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Il racconto, interpretato da un ottimo cast e sostenuto da buoni effetti speciali, si ispira al best seller "Trinity's Child" di William Prochnau e rimanda, ovviamente, a film come Il Dottor Stranamore (ma senza la provocatoria e intelligente carica satirica) e come A prova di errore (ma senza la sofferta introspezione psicologica nel ritratto dei personaggi). | |||
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