SPACE MUTINY
Titolo italiano: SPAZIO INFERNALE
Produzione: 1988 - USA, AIP, col., 91 min.
Regia: David Winters, Neal Sundstrom
Sceneggiatura: Maria Dante
Effetti speciali: Rick Cresswell, Jerry Kitz
Musica: Tim James, Steve McClintock, Mark Mancina
Interpreti: Reb Brown, John Phillip Law, James Ryan, Cameron Mitchell, Cissy Cameron, Graham Clark, Billy Second, Rufus Swart, Chip Mitchell, Madyelene Reynel

Elijah Kalgan (John Phillip Law), capo dei servizi di sicurezza, medita di impadronirsi dell'astronave "Southern Sun" adibita al trasporto di un folto gruppo di emigranti verso una lontana colonia spaziale. Dopo aver fatto esplodere una bomba e messo temporaneamente fuori uso la sala comandi, il traditore aspetta con impazienza che le navi spaziali dei suoi seguaci giungano a dargli man forte. Ma il comandante Jansen (Cameron Mitchell) sventa l'arrembaggio indirizzando una bordata di missili contro i pirati, e sua figlia Lea, aiutata dall'amico Dave Ryder, guida la caccia agli ammutinati perlustrando i più impraticabili recessi dell'immensa "Southern Sun". Per Kalgan, che ha visto la rivolta fallire sul nascere, le ore sono contate.

Si tratta - a giudizio dei più - di una pellicola dimenticabile, costruita con scarsa professionalità e con il riutilizzo di sequenze e trucchi da Battlestar Galactica. I registi tentano di arricchire la vicenda con atmosfere e situazioni da "space-opera", ma non riescono a governare una sceneggiatura che banalizza i personaggi principali in ritratti sbrigativi e convenzionali e che smorza l'azione in una sotto-trama del tutto marginale che vede tra gli intergalattici viaggiatori della "Southern Sun" un gruppo di donne del popolo dei "Bellariani" impegnate a distrarre gli ammutinati per mezzo del loro fascino e dei loro poteri telepatici.

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