PARADIS POUR TOUS
Produzione: 1982 - Francia, A.J. Films/Films A2, col., 110 min.
Regia: Alain Jessua
Sceneggiatura: André Ruellan
Effetti speciali: Georges Demetrau
Musica: René Koering
Interpreti: Patrick Dewaere, Jacques Dutronc, Fanny Cottençon, Stéphane Audran, Philippe Léotard, Stéphane Bouy, Patrice Kerbrat, Jeanne Goupil

Reduce da un tentativo di suicidio, Alain Durieux si affida alle cure del dottor Pierre Valois, esperto in malattie nervose ed ideatore di una terapia antidepressiva che sperimentata su cavie ha dato risultati eccellenti. Il trattamento consiste nell'investire il paziente di ondate di energia per sollecitare dai centri nervosi sensazioni di benessere e di felicità mai prima provate. Al termine della cura, Durieux è, in effetti, un uomo nuovo, completamente appagato e sereno nei confronti della vita. Valois, la cui fama si è diffusa, vede crescere a dismisura la sua clientela: uomini e donne affetti da preoccupazioni ed incertezze di ogni tipo corrono da lui per recuperare la pace ed escono dal suo studio perfettamente felici e sicuri di sé. Ma presto il dottore si rende conto che qualcosa non va: delle scimmie utilizzate per gli esperimenti, quelle che non sono state sottoposte alla cura allontanano le altre mostrando repulsione e aggressività. E altrettanto sta accadendo con i suoi pazienti: coloro che sono "guariti" vengono gradualmente evitati dai loro amici e familiari con un istintivo senso di diffidenza: il paradiso di felicità che il dottore procura rende il soggetto talmente ben disposto verso se stesso da rivelarlo insensibile e indifferente ai problemi e agli affetti degli altri. Accorgendosi che i termini della questione si sono spostati - i disperati sono adesso degli olimpici egoisti e i "normali", con grave turbamento dell'ordine pubblico, cadono preda di ansie dirompenti - il dottore, che comincia ad avvertire anche lui noia verso i guariti, sceglie di sottoporsi lui stesso al trattamento della felicità: il disumano benessere che ne ricaverà lo metterà al riparo dalla crescente, sgradevole insoddisfazione.

Condotto come una commedia e costruito su un soggetto interessante (alcuni vi hanno visto una originale rilettura delle situazioni raccontate nell'Invasione degli ultracorpi), il film è un'amara parabola sull'alienazione nella civiltà moderna che avrebbe meritato una diffusione maggiore ed una migliore risposta da parte della critica e del pubblico.

Protagonista, nei panni dell'angosciato Durieux, è il compianto Patrick Dewaere che, per uno strano gioco del destino, morì suicida poco dopo aver terminato il film.
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