Uno strano meteorite precipita nel cortile della fattoria del vecchio Max Page. Avvicinatosi incuriosito, l'uomo viene colpito da una indefinibile forza, che sembra provocargli un attacco di cuore. Caduto come morto, dopo alcune ore si riprende perfettamente, ma qualcosa in lui è cambiato.
Morbose allucinazioni invadono la mente del settantatreenne Max, che comincia a ringiovanire rapidamente, mentre di pari passo cresce in lui una inestinguibile sete di sangue, cui il poveretto, perduto il senso della realtà, è incapace di opporsi.
La "cosa" che si è impadronita dell'uomo, lo ha trasformato in una sorta di vampiro, ed in breve una serie di cadaveri di giovani donne ne segna il cammino. La polizia si mette sulle tracce dell'assassino, ma l'agente Mills (Saxon) cui sono state affidate le indagini fatica a trovare il bandolo della matassa, perchè l'entità scaglia il suo ospite - che ormai ha l'aspetto di un giovane sotto i trent'anni - verso prede scelte casualmente e lo fa spostare di continuo, lungo una direttrice che sembra puntare ad un misterioso obiettivo posto lungo la costa californiana.

Niente di particolarmente originale, ma una storia che si snoda senza inciampi (anche se la trama tralascia di chiarire le motivazioni della presenza aliena), supportata dalla buona vena degli attori e del regista Schmoeller, che mutua qualche atmosfera dal suo precedente Puppet Master.

Nel 1996 è stato prodotto un altro film dal titolo The Arrival.
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