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THE
THING
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Titolo
italiano: LA
COSA |
Produzione:
1982
- USA, Universal, col., 108 min. |
Regia:
John
Carpenter |
Sceneggiatura:
Bill
Lancaster dal racconto "Who Goes There?" di John Wood Campbell
jr. |
Effetti
speciali: Rob
Bottin, Roy Arbogast, Albert Whitlock |
Musica:
Ennio
Morricone |
Interpreti:
Kurt
Russell,
A. Wilford Brimley, T. K. Carter, David Clennon, Keith David, Richard Dysart,
Charles Hallahan, Peter Maloney, Richard Masur, Donald Moffat, Joel Polis,
Thomas Waites, Norbert Weisser, Larry Franco |
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Un
husky siberiano in fuga sulle nevi dell'Antartide viene ripetutamente fatto
bersaglio dei colpi di fucile sparati da un elicottero norvegese che lo
insegue. Gli uomini di una base scientifica americana verso la quale l'animale
si avvicina assistono sgomenti alla scena che si conclude con l'esposione
dell'elicottero colpito per sbaglio da una granata che il cacciatore intendeva
lanciare contro la preda. Il pilota Mac Ready ed il dottor Copper si recano
al campo norvegese per avere spiegazioni sull'accaduto, ma scoprono che
l'accampamento è stato devastato da una furia sovrumana e che tutti
i suoi occupanti sono morti. La
causa è una creatura aliena precipitata sulla Terra che possiede
la facoltà di assumere le sembianze degli esseri con i quali viene
a contatto, mutando continuamente aspetto. Per gli uomini della base il
problema è scoprire di quale corpo adesso l'alieno si è impadronito.
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Più che un remake della Cosa
da un altro mondo,
il film di Carpenter è una rilettura (più fedele) del racconto
di Campbell dal quale anche il primo aveva tratto ispirazione. A 30 anni
di distanza l'una dall'altra, le due pellicole riflettono non soltanto -
come è naturale - linguaggi cinematografici diversi, ma rimandano
a due concezioni della vita diametralmente opposte. Il film del 1951, con
il gruppo di uomini che esposti ad un pericolo comune scoprono una ritrovata
unità, offriva una soluzione rassicurante dicendo che il buon senso,
sfrondato da ogni intellettualismo, è l'arma vincente dell'uomo americano,
saldo, integro e vigile di fronte ai pericoli che provengono dall'esterno.
Carpenter, al contrario, frantuma ogni ottimismo portando nella sua fantascienza
la personale convinzione di una società disgregata da fughe centrifughe,
nella quale ciascun individuo è il nemico indecifrabile. La cosa
di Carpenter al contrario dell'identificabile "uomo-carota" di
Nyby ed Hawks, è di per sé l'indescrivibile, l'irrazionale,
qualcosa di simile ad una montante follia contagiosa, e i suoi protagonisti
nella loro intercambiabilità sono cose essi stessi, strumenti di
un meccanismo che sfugge a qualsiasi definizione. |
Il
film fu un clamoroso insuccesso commerciale, tanto da indurre la Universal
a revocare a Carpenter il progetto per la realizzazione di Fenomeni
paranormali incontrollabili, diretto poi da Mark Lester. Gli
ottimi effetti speciali, il trucco di Rob Bottin ed un largo impiego di
risorse finanziarie, risultarono perdenti di fronte ad E.T.
l'extraterrestre,
il cui messaggio pacifista e consolatorio rispondeva in maniera più
accessibile alle ansie di sentimento e domestica sicurezza del pubblico. |
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