EVERYTHING YOU ALWAYS WANTED TO KNOW ABOUT SEX
* BUT WERE AFRAID TO ASK
  
Titolo italiano: TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL SESSO MA NON AVETE MAI OSATO CHIEDERE
Produzione: 1972 - USA, Rollins-Joffe Productions, col., 87 min.
Regia: Woody Allen
Sceneggiatura: Woody Allen
Effetti speciali: Bob Overbeck (non accreditato)
Musica: Mundell Lowe
Interpreti: Woody Allen, John Carradine, Lou Jacobi, Louise Lasser, Anthony Quayle, Tony Randall, Lynn Redgrave, Burt Reynolds, Gene Wilder, Jack Barry, Erin Fleming, Elaine Giftos, Toni Holt, Robert Q. Lewis, Heather MacRae, Pamela Mason, Sidney Miller, Regis Philbin, Titos Vandis

Prendendo in prestito il titolo del best-seller del sessuologo David Reuben, Woody Allen realizza un film ad episodi giocando a sdrammatizzare le psicosi sessuali dell'americano medio e tentando un approccio ironico - sviluppato, di volta in volta, dalle domande che introducono gli sketch - ai più diversi generi cinematografici.
Generalmente, è considerato migliore l'episodio intrepretato da Gene Wilder ("Che cos'è la sodomia?") nella parte del medico che si innamora perdutamente di una volubile pecora armena, ma il più famoso ("Cosa succede durante l'orgasmo?") è quello dello spermatozoo personificato che recalcitra a partecipare alla missione fecondativa decisa dalla stanza di comando del cervello umano, attrezzato come un super-laboratorio fantascientifico.

Il frammento che qui più interessa (e che ci sembra più centrato) è il surreale omaggio al fantahorror degli anni '50 intitolato "Gli studi sul sesso sono affidabili?".
Woody Allen vi interpreta lo studente Victor Shakapopulis che, insieme ad un'attraente giornalista, va ad intervistare il dottor Bernardo (un John Carradine strepitosamente gigionesco), luminare in biologia e, ovviamente, completamente pazzo. Lo scienziato, dopo aver illustrato agli ospiti alcuni bizzarri esperimenti (...la terapia per l'impotenza sessuale degli ippopotami; un trapianto di cervello da una lesbica ad un uomo; lo studio delle pulsioni erotiche di un gruppo di boy-scout...), terrorizza la città liberando una colossale mammella che spruzza ad intermittenza fiotti di latte.
Il film diverte, ma non è pienamente riuscito: la parodia non è sempre felice e dei sette racconti - presentati sullo schermo senza un vero filo conduttore - si ricordano, alla fine, soprattutto alcune isolate battute o le situazioni più stravaganti.
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