THE
MARTIAN CHRONICLES
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Produzione: 1979 - USA, BBC/Polytel International/Stonehenge Productions, mini-serial Tv, col., 360 min. | |||
Regia: Michael Anderson | |||
Sceneggiatura: Richard Matheson e Ray Bradbury, dal suo libro omonimo | |||
Effetti speciali: John Stears | |||
Musica: Stanley Myers, Richard Harvey e Laurence Holloway | |||
Interpreti: Rock Hudson, Gayle Hunnicutt, Roddy McDowall, Darren McGavin, Phil Brown, Joyce Van Patten, Michael Anderson Jr., Linda Lou Allen, Robert Beatty, Estelle Brody, John Cassady, Barry Morse, Bernie Casey, Christopher Connelly, Alison Elliott, Jon Finch, James Faulkner, Vadim Glowna, Nicholas Hammond, Terence Longdon, Laurie Holden, Nyree Dawn Porter, Richard Heffer, Derek Lamden, Peter Marinker, Richard Oldfield, Bernadette Peters, Wolfgang Reichmann, Maria Schell, Anthony Pullen Shaw, Burnell Tucker, Maggie Wright | |||
La
risposta dei marziani alle spedizioni esplorative dei terrestri è
di totale chiusura. I primi due astronauti sono eliminati da un marito geloso
dei sogni erotici della compagna, entrata in contatto empatico con loro.
I componenti della seconda missione, sopraffatti dal potere mentale dei
nativi, vengono avvelenati senza riuscire ad opporre resistenza. Il terzo sbarco, guidato dal colonnello Wilder (Hudson), ha successo soltanto perchè un banale virus, diffuso casualmente dalla spedizione precedente, ha nel frattempo quasi sterminato i marziani. Stabilite le prime basi, arrivano i coloni, variopinto campionario di esaltati, violenti e disperati decisi a tutto, specie quando apprendono di costituire tutto quanto resta del genere umano, che la Terra appena lasciata è ridotta ad un globo calcinato dall'olocausto nucleare e che non c'è alcuna possibilità di ritorno. Marte diviene così l'ultima frontiera dell'uomo, e gli uomini per conquistarlo dovranno imparare a conoscerlo e soprattutto a dividerlo con i quasi estinti marziani, che dal passato (o forse dal futuro) tentano con diffidente cautela di stabilire un dialogo con i colonizzatori. |
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Era obiettivamente difficile portare sullo schermo le Cronache Marziane,
una di quelle opere letterarie che solo le pagine di un libro possono
ospitare compiutamente, dove le parole scritte suscitano emozioni ed evocano
immagini quasi impossibili da ricondurre ad una cifra visiva universale,
in cui tutti si riconoscano. L'hanno tentato due grandi scrittori come
Matheson e lo stesso Bradbury, ma il risultato non restituisce appieno
le suggestioni, le atmosfere magiche e sognanti, la poesia e la pensosa
malinconia da cui è pervaso il libro. In fase di distribuzione la pellicola ha subìto numerosi ridimensionamenti. Esistono copie ridotte a 300 minuti circa, mentre la palma della versione più "tagliata" è detenuta dal Brasile dove ne circola una di soli 165 minuti. |
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