TRAITEMENT
DE CHOC
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Titolo italiano: L'UOMO CHE UCCIDEVA A SANGUE FREDDO | |||
Produzione: 1972 - Francia/Italia, A.J. Films/Lira Films/Medusa Produzione, col., 91 min. | |||
Regia: Alain Jessua | |||
Sceneggiatura: Alain Jessua | |||
Musica: Alain Jessua, Alain Koering | |||
Interpreti: Alain Delon, Annie Girardot, Robert Hirsch, Michel Duchaussoy, Jean-François Calvé, Jeanne Colletin, Robert Party, Jean Rouquet, Roger Muni, Anne-Marie Deschott, Jurandir Craveiro, Salvino Di Pietra, Anna Gaylor, Jean Levrans, Joao Pareira Lopez, Jacques Pisias, Jean Raynal, Guy Saint-Jean | |||
Reduce da una crisi sentimentale che l'ha prostrata nel fisico e nello spirito, Hélène Masson (Girardot), affermata manager, si sottopone alle cure del dottor Devilers (Delon), direttore di un'esclusiva clinica all'avanguardia in una terapia di ringiovanimento dei tessuti derivata da sperimentazioni su animali, alle quali ricorrono periodicamente illustri personaggi del mondo politico e finanziario. Tra i due nasce una superficiale relazione sentimentale: la donna è indotta a mantenere un certo distacco turbata da alcuni tragici avvenimenti che colpiscono, inspiegabilmente, il personale paramedico, interamente composto da extracomunitari. Insospettita dalla misteriosa sparizione di alcuni inservienti, Hélène scopre che i medici si servono di loro per sperimentare e mettere a punto i farmaci tanto decantati. Dopo aver ucciso Devilers, che in un drammatico confronto l'aveva aggredita, Hélène è rinchiusa in carcere e a nulla valgono le sue denunce sulla losca attività della clinica: anche il capo della polizia come altri autorevoli personalità pubbliche era cliente del cinico dottore e non c'è alcun interesse a far scoppiare uno scandalo. | |||
Più
che sulla suspence, il film è giocato sulle eccellenti interpretazioni
dei due carismatici protagonisti e sulle inquietanti atmosfere che incorniciano
il racconto. Il soggetto rielabora i tradizionali intrecci della fantamedicina
filtrandoli con le tematiche del cosiddetto "cinema della paranoia"
(quello che comprende anche L'invasione
degli ultracorpi
e Seconds)
e aggiungendovi un inedito spunto di denuncia civile contro lo strapotere
della classe dirigente e contro l'emarginazione e lo sfruttamento degli
immigrati. Poco fortunato al botteghino, il film offese parte della critica non tanto per la spregiudicatezza della storia, quanto per alcune scene di nudo integrale. |
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Conosciuto anche con i titoli: Shock, Shock Treatment, Doctor in the Nude. |
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