ODIO MI CUERPO
  
Produzione: 1974 - Spagna/Cile/Svizzera, Galaxia Films, col., 97 min.
Regia: León Klimovsky
Sceneggiatura: León Klimovsky, Solly Wollodarski
Musica: Alfonso G. Santisteban
Interpreti: Alexandra Bastedo, Gemma Cuervo, Manuel de Blas, Narciso Ibáñez Menta, Eva León, Byron Mabe, María Silva, Manuel Zarzo
Un valente chirurgo provoca la morte di un ingegnere per trapiantarne il cervello nel corpo di una ragazza affetta da un male incurabile. L'operazione ha successo, ma la personalità maschile entra presto in conflitto con le pulsioni sessuali femminili: scansata dagli altri, la donna dotata del cervello di un uomo si lascia sopraffare da una disperata tendenza saffica che la condurrà ad una tragica fine.
Leon Klimovsky - prolifico regista argentino di origine russa e naturalizzato spagnolo - sviluppa un'ipotesi di sdoppiamento fisico e psicologico con gli intenti provocatori di una denuncia contro le convenzioni borghesi, assimilando la condanna sociale della diversità alla repressione sessuale e all'emarginazione della donna nel mondo del lavoro. Ma se l'idea è coraggiosamente controcorrente, la vicenda si articola sulle convenzionali situazioni del fanta-horror a sfondo erotico, in obbedienza ad un calcolo grettamente commerciale. Il dramma della protagonista combattuta tra i propri istinti e il cervello di un uomo si sfilaccia e viene presto soffocato da un'atmosfera di compiaciuta violenza appena mitigata dal timore della censura.

Lo spunto del film deve qualcosa alla situazione che ispira la pellicola inglese La maledizione di Frankenstein del 1967.

©