TERMINAL ISLAND
  
Titolo italiano: L'ISOLA DEI DANNATI
Produzione: 1973 - USA, Dimension Pictures, col., 88 min.
Regia: Stephanie Rothman
Sceneggiatura: Jim Barnett, Stephanie Rothman, Charles S. Swartz
Musica: Michael Andres
Interpreti: Don Marshall, Phyllis Davis, Ena Hartman, Marta Kristen, Barbara Leigh, Randy Boone, Sean Kenney, Tom Selleck, Roger E. Mosley, Geoffrey Deuel, Ford Clay, Jo Morrow, Clyde Ventura, Frank Christi, James Whitworth, Richard Stahl, Sandy Ward, Albert Cole, Chris Allen, Richard Taylor, Ray Saniger

In un prossimo futuro, il governo della California ha commutato la pena di morte - definitivamente abolita - con l'esilio perpetuo nell'isola di San Bruno. La colonia penale, conosciuta con il nome emblematico di "Terminal Island", non è sorvegliata dalla polizia poiché, da lì, un tentativo di fuga è impensabile, e i detenuti sono liberi di scegliere come organizzarsi, sia che decidano di orientarsi verso un modello di vita pacifico sia che preferiscano continuare a percorrere fino in fondo la strada della violenza. Nell'isola, inevitabilmente, regna la più completa anarchia e il gruppo guidato dallo spicopatico Bobby Farr spadroneggia umiliando i rivali e schiavizzando le donne. L'arrivo sull'isola della giovane Carmen segna, però, l'inizio della rivolta da parte degli oppressi. Con l'aiuto di altri reclusi, la ragazza anima la resistenza contro il clan di Farr e, dopo aver liberato le donne cadute nelle sue mani, progetta un capovolgimento dell'organizzazione sociale in senso democratico.

Il film anticipa, in parte, l'idea ispiratrice di Fuga da Absolom e di 1997 Fuga da New York e si distingue da tante altre pellicole del filone "donne in prigione" non tanto per essere ambientato in un ipotetico futuro quanto per le istanze vagamente sociologiche che sembrano sostenerlo. Il carcere infernale, nell'ottica della regista Stephanie Rothman, dovrebbe simboleggiare la rivoluzione dei reietti: un'utopia conquistata con le umiliazioni, il dolore e con il sangue e destinata a restare isolata dal mondo civile.

Al film partecipa anche un giovane Tom Selleck (nella parte di un medico idealista), non ancora diventato famoso come star di "Magnum P.I.".

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