LA ROUTE DE CORINTHE
  
Titolo italiano: CRIMINAL STORY
Produzione: 1967 - Francia/Italia, Les Films de la Boétie/Orion Film/Compagnia Generale Finanziaria Cinematografica, col., 90 min.
Regia: Claude Chabrol
Sceneggiatura: Claude Brulé, Daniel Boulanger, dal romanzo di Claude Rank
Musica: Pierre Jansen
Interpreti: Jean Seberg, Maurice Ronet, Christian Marquand, Saro Urzì, Antonio Passalia, Paolo Giusti, Max Roman, Artemis Matsas, Zannino, Steve Eckardt, Vassili Diamantopoulos, Michel Bouquet
L'agente Robert Ford (Christian Marquand) viene assassinato mentre indaga a Corinto sul traffico di formidabili congegni elettronici, simili a piccole scatole nere, che fanno impazzire i radar delle basi Nato nel Mediterraneo. La sua fidanzata Shanny (Jean Seberg), benché ingiustamente accusata del delitto ed osteggiata dal capo dei servizi segreti Sharps (Michel Bouquet) che non le ha perdonato di averlo respinto sentimentalmente, convince l'agente Dex (Maurice Ronet), collega di Ford, ad aiutarla a scoprire il colpevole. Mandante dell'omicidio è il megalomane Kalhides (Saro Urzì), proprietario di una industria di marmi, intenzionato a mettere in ginocchio il mondo intero di fronte alla Grecia, neutralizzando i sistemi difensivi delle grandi potenze con quelle piccole scatole elettroniche che, a suo dire, sono più micidiali della bomba atomica.
Esercizio stilistico alla maniera hitchcockiana esibito con compiacimento su una esile sceneggiatura fantaspionistica. Chabrol lavora abilmente sulle inquadrature e sugli splendidi paesaggi greci, ma mostra scarso interesse a sfruttare le formule del genere, annacquando il potenziale d'azione suggerito dalla storia in situazioni tipiche del "giallo-rosa". I grandi Maurice Ronet e Michel Bouquet sono penalizzati dall'incertezza del taglio narrativo, ma la splendida Jean Seberg e il gigionesco Saro Urzì ne traggono vantaggio adattandosi con brio e disinvoltura ai toni della commedia.

Titolo internazionale: Who's Got the Black Box?.

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