CAROL
FOR ANOTHER CHRISTMAS |
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Produzione: 1964 - USA, ABC/Xerox Corporation, b/n, 84 min. | |||
Regia: Joseph L. Mankiewicz | |||
Sceneggiatura: Rod Serling | |||
Musica: Henry Mancini | |||
Interpreti: Sterling Hayden, Percy Rodriguez, Eva Marie Saint, Ben Gazzara, Barbara Ainteer, Steve Lawrence, James Shigeta, Pat Hingle, Robert Shaw, Peter Sellers, Britt Ekland, Gordon Spencer, Peter Fonda (non accreditato) | |||
La
sera della vigilia di Natale del 1964, il miliardario Daniel Grudge (Hayden)
e suo nipote Fred (Gazzara) discutono di politica. Grudge, tuttora
profondamente scosso dalla morte del figlio Marley ucciso esattamente 20
anni prima durante il II conflitto mondiale, è convinto che gli Stati
Uniti devono disinteressarsi ai problemi delle altre nazioni per evitare
coinvolgimenti in guerre che gli americani non vogliono. Fred, al contrario,
sostiene che una grande potenza ha il dovere morale di difendere la libertà
di ciascun popolo e di lavorare attivamente per la pace nel mondo. Turbato
dal colloquio, Grudge, quella notte, ha uno spaventoso sogno: gli Spiriti
del Passato, del Presente e del Futuro lo guidano in un drammatico viaggio
nel tempo, mostrandogli gli orrori della prima guerra mondiale, le carneficine
dei lager nazisti, le devastazioni di Hiroshima e gli ipotetici, apocalittici
scenari del 21° secolo quando la propaganda del cowboy "Re degli
Individualisti" (Sellers), il più forsennato tra i
sostenitori dell'isolazionismo, provocherà il crollo della civiltà...
Al risveglio, i sentimenti di Grudge saranno cambiati per sempre. |
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Realizzato
per il piccolo schermo nell'ambito delle iniziative promosse per divulgare
l'opera e gli obiettivi delle Nazioni Unite, il film coglie l'attualità
del celebre racconto "A Christmas Carol" di Charles Dickens
ricostruendola in forma di una riflessione sulla coscienza dell'uomo moderno,
ancora turbata dai drammi storici di un recente passato e vulnerabilmente
incerta sull'avvenire. La descrizione del minaccioso futuro anticipa i
pessimismi del migliore cinema postapocalittico, e, sebbene presentata
come incubo onirico del protagonista e a tratti grotteschi, ha una potente
valenza drammatica. |
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