Le indagini sulla morte di uno scienziato nucleare, ucciso in ospedale dopo essere stato esposto ad una dose eccessiva di radiazioni, conducono Pomeroy, agente del National Bureau of Investigation, alla scoperta di un complotto ordito da un'organizzazione comunista per far scoppiare la terza guerra mondiale. I terroristi, guidati dal professor August Best e dalla dottoressa Pryor, hanno collocato un ordigno nucleare in qualche parte della città di Los Angeles ed occorre lottare contro il tempo per localizzarlo ed evitare la catastrofe. Aiutato da Paula Stevens, assistente dello scienziato assassinato, Pomeroy penetra avventurosamente nel laboratorio di Best ma, contaminato lui stesso dalle radiazioni, sacrifica la propria vita facendo esplodere la bomba in pieno oceano.

Anacronistico nella riproposta dei toni da guerra fredda, narrativamente molto datato e ingiustificabile nell'impostazione scopertamente propagandistica, il film può interessare soltanto per il cast: accanto a Linda Cristal, Persoff, e due noti professionisti della serie B (Duff e McNally, l'accigliato villain di tanti western e gangster-movies) avviati ormai al tramonto della carriera, Dennis Hopper si ripropone in una delle tante anonime caratterizzazioni, appena un anno prima di Easy Rider.

Tra le pellicole che hanno trattato in chiave fantapolitica e con ben altra originalità l'incubo di un attentato nucleare su una grande metropoli, vengono in mente due lontani film degli anni '50: La minaccia atomica (Seven Days to Noon) di John e Roy Boulting e Un bacio e una pistola (Kiss Me Deadly) di Robert Aldrich.