KISS
ME DEADLY
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Titolo italiano: UN BACIO E UNA PISTOLA | |||
Produzione: 1955 - USA, Parklane Pictures, b/n, 96 min. | |||
Regia: Robert Aldrich | |||
Sceneggiatura: A.I. Bezzerides dal romanzo di Mickey Spillane | |||
Musica: Frank De Vol | |||
Fotografia: Ernest Laszlo | |||
Interpreti: Ralph Meeker, Albert Dekker, Paul Stewart, Juano Hernandez, Wesley Addy, Marian Carr, Marjorie Bennett, Maxine Cooper, Fortunio Bonanova, Cloris Leachman, Gaby Rodgers, Robert Cornthwaite, Nick Dennis, Jack Lambert, Jack Elam, Jesslyn Fax, Jerry Zinneman, Percy Helton, Mort Marshall, Strother Martin, Nat King Cole | |||
Indagando sulla morte della giovane Christina, il detective privato Mike Hammer (Meeker) scopre un'organizzazione criminale capeggiata dal dottor Soberin (Dekker) che tenta di trafugare materiali radioattivi per conto di una potenza straniera. Nel complotto è coinvolta anche Lily Carver, un'amica di Christina, che finge di aiutare Hammer per impadronirsi della cassetta contenente la sostanza atomica e rivenderla al miglior offerente. Scampati ad una serie di attentati, Hammer e la sua segretaria Velda non riescono ad impedire all'imprudente Lily di aprire la pericolosa cassetta e mentre fuggono sulla spiaggia cercando scampo nel mare vedono sprigionarsi sulla città i primi accecanti bagliori della reazione nucleare. |
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Robert Aldrich compone una delle sue più celebri figure di anti-eroe disegnandola funzionale ad una reinterpretazione del classico thriller americano. Hammer e i suoi antagonisti sono il riflesso di una società degradata, viziosa e violenta: non conoscendo altri valori, possono usare le stesse armi e lottare indifferentemente per una donna o per il danaro, ma, fatalmente, finiscono schiacciati negli ingranaggi di un intrigo del quale non avevano lontanamente sospettato la portata: poliziotti, scienziati e gangster si lasciano trascinare miopi dalle passioni proprio mentre si illudono di essere padroni del proprio destino. |
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Cambiando i narcotici del romanzo di Spillane con il misterioso materiale radioattivo, Aldrich indirizza la "hard boiled story" verso un inedito, fantapolitico scenario di apocalisse. Quell'improvviso finale dello scoperchiamento della scatola radioattiva, quell'agghiacciante manciata di secondi nella quale si consuma la sequenza conclusiva, impone allo spettatore la rilettura di quanto ha finora visto: Kiss Me Deadly non è soltanto un ottimo film noir, ma una versione moderna del mito del vaso di Pandora che fissa con drammatica intensità i pericoli e la follia della guerra fredda. | |||
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