QUATERMASS
AND THE PIT
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Titolo italiano: L'ASTRONAVE DEGLI ESSERI PERDUTI | |||
Produzione: 1967 - G.B., Hammer, col., 97 min. | |||
Regia: Roy Ward Baker | |||
Sceneggiatura: Nigel Kneale | |||
Effetti speciali: Les Bowie | |||
Musica: Tristram Cary, Philip Martell | |||
Interpreti: James Donald, Andrew Keir, Barbara Shelley, Julian Glover, Duncan Lamont, Bryan Marshall, Peter Copley, Edwin Richfield, Maurice Good, Grant Taylor, Robert Morris, Sheila Steafel, Hugh Futcher, Hugh Morton, Thomas Heathcote | |||
Gli scavi per l'ammodernamento della metropolitana londinese portano alla luce, sotto la stazione di Hobbs End (... nella quale fanno bella mostra al pubblico i manifesti di Dracula principe delle tenebre e di The Witches), accanto a fossili di uomini primitivi, uno strano oggetto dalla forma aerodinamica, simile ad un missile, costruito con un metallo sconosciuto. Il paleontologo Matthew Roney ed il professor Quatermass, vagliate varie ipotesi e condotti accurati esami, concludono di trovarsi di fronte ad un'astronave giunta sulla Terra in tempi remotissimi, 5 milioni di anni fa. A conferma di ciò, i due scoprono al suo interno i corpi di tre esseri insettiformi. Il colonnello Breed intenderebbe mettere a tacere la cosa, ma dopo che la scarica di un trapano elettrico colpisce accidentalmente l'oggetto, in diversi quartieri di Londra cominciano a verificarsi fenomeni di materializzazione di figure spettrali e raptus demoniaci. La città è preda di un incubo scatenato dall'energia sprigionata dalla nave spaziale. Persone particolarmente sensibili - come Barbara Judd, assistente di Roney - diventano portatori di un ricordo ancestrale che si riferisce ad un violento conflitto verificatosi su Marte dal quale alcuni esseri - come, appunto, quelli ritrovati - sono scampati atterrando sul nostro pianeta. Un conflitto suscitato dall'odio razziale che adesso minaccia di sconvolgere l'intero paese. Roney, considerato che occorre chiudere questo "buco" che si è riaperto dal passato, sacrifica se stesso guidando una gru contro la spaventosa sorgente di energia extraterrestre. | |||
Un bel connubio tra fantascienza ed horror, realizzato con misura e ricco di stimolanti implicazioni. Una rilettura del passato che riconduce le origini del genere umano ad una metafisica contrapposizione tra civiltà e barbarie individuata nell'esodo di un popolo alieno cacciato per diversità razziale. | |||
La Hammer trasse il film dalla versione televisiva trasmessa in 6
puntate tra il 1958 e il 1959, anticipando il progetto di una coproduzione
con la Columbia. Il ruolo di Quatermass (con soddisfazione di Nigel Kneale
che non era stato favorevolmente colpito dalle precedenti interpretazioni
di Brian
Donlevy)
fu assegnato all'attore Andrew Keir, non senza aver prima pensato a contattare
divi del calibro di Trevor
Howard,
Anthony Quayle o Jack Hawkins. Titolo alternativo Five Million Years to Earth. |
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