SANTO CONTRA BLUE DEMON EN LA ATLANTIDA
Produzione: 1969 - Messico, Sotomayor, col.
Regia: Julián Soler
Sceneggiatura: Rafael García Travesí
Effetti speciali: Raúl Martínez Solares
Musica: Gustavo César Carrión
Interpreti: Santo, Blue Demon, Jorge Rado, Rafael Banquells, Agustín Martínez Solares, Silvia Pasquel, Magda Giner, Rosa Maria Piñeiro, Griselda Mejía, Juan Garza, Héctor Guzmán
Il dottor Hugo Ulrich, scienziato nazista, non è morto come si crede alla fine della guerra, ma in tutti questi anni ha lavorato nascosto per progettare la rinascita della razza eletta. E adesso, da "Atlandide" - suo laboratorio segreto situato nel fondo del mare - circondato da una schiera di seguaci fidati, in possesso di un ritrovato che gli consente di non invecchiare nel fisico e nella mente, Ulrich - che si fa chiamare Achille - ricatta il mondo intero minacciando una conflagrazione nucleare qualora le grandi potenze non riconoscano la sua superiorità. Soltanto il dottor Gerard, può contrastare il folle progetto, ma per farlo ha bisogno dell'aiuto di uomini impavidi: Santo, campione di lotta libera e già collaboratore della polizia è l'uomo che fa per lui.
Achille sarà pazzo quanto si vuole, ma ha ben subodorato che gli stanno tendendo una trappola e durante un match tra Santo e Blue Demon rapisce quest'ultimo e gli offre di condividere il potere. Il campione del ring rifiuta ogni offerta e lo scienziato ne piega la volontà mediante una sofisticata forma di ipnosi comandandogli di uccidere Santo e Gerard.
Nelle movimentate avventure che seguono, anche Santo sembra cadere in balia di Achille, ma aiutato da una agente "pentita", riesce a fuggire e libera dall'"incantesimo" lo stesso Blue Demon. Da quel momento tutti gli sforzi dei due eroi e di Gerard sono tesi ad annientare il nemico prima che questi faccia esplodere i missili nucleari... L'esplosione ci sarà, ma sarà quella del laboratorio segreto di Achille.

Il successo del film, ancora oggi da molti apprezzato, deriva da una coraggiosa "volgarizzazione" di generi e caratteri arricchita con qualche sprazzo di originalità.
Tacendo le prevedibili performance atletiche dei due forzuti protagonisti e sorvolando sull'apparizione di belle ragazze in abiti succinti (nonché, e perfino, su un intermezzo musicale), ci sembra non priva di interesse la figura dell'antagonista, lo scienziato pazzo ex nazista nostalgico della dittatura che fu e teorico della supremazia della sua razza.
Il genio del male, Achille (e un tale nome non poteva che portargli sfortuna), si fa chiamare così in ossequio ad un frainteso ideale di forza e bellezza classica... anche i suoi scagnozzi, Circe, Giunone, Orfeo, hanno nomi che rimandano all'antica Ellade. Per non parlare del suo quartier generale che pretende rinverdire la gloria di Atlantide.

Non più diretto da Crevenna (morto nel 1966), Santo comincia ormai a spartire scena e successo con il suo rivale Blue Demon, non sfuggendo alla dura realtà che anche gli eroi invecchiano e che per restare a galla hanno bisogno di una spalla di pari importanza.
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