O.K. NERONE
  
Produzione: 1951 - Italia, ICS, b/n, 90 min.
Regia: Mario Soldati
Sceneggiatura: Steno, Sandro Continenza, Furio Scarpelli, Franco Monicelli
Musica: Mario Nascimbene
Interpreti: Carlo Campanini, Walter Chiari, Silvana Pampanini, Jackie Frost, Gino Cervi, Piero Palermini, Giulio Donnini, Alda Mangini, Rocco D'Assunta, Alba Arnova, Enzo Fiermonte, Pina Carli, Giacomo Furia, Richard McNamara

Aggrediti da un gruppo di ladruncoli, due marinai americani in vacanza a Roma cadono privi di sensi e, sognando di essere trasportati indietro nel tempo, fino all'epoca dell'imperatore Nerone, vivono una lunga serie di avventure tragicomiche prima di risvegliarsi ai giorni nostri.
Il viaggio nel tempo raccontato attraverso gli espedienti della botta in testa o del sogno è un tema largamente sfruttato dalla commedia americana a sfondo fantastico. Il cinema italiano vi attinge saltuariamente e con scarsa originalità non riuscendo a coniugare in maniera felice lo spunto avventuroso con la satira di costume. Se questa pellicola riesce, tuttavia, piacevole e divertente, il merito è soprattutto della regia di Mario Soldati che sfrutta al meglio gli spunti farseschi della sceneggiatura e il talento della coppia Chiari/Campanini. I due versatili attori, nel ruolo dei due americani, attingono al repertorio comico, elementare ma efficace, della commedia dell'arte e della rivista. Scambiati, di volta in volta, per ribelli cristiani, balllerine africane, gladiatori e consiglieri politici, i due protagonisti fanno sfoggio di una comicità fatta di mimica e di gag verbali che ben si modella nella cornice surreale di una antica Roma popolata da caricaturali personaggi storici (Nerone, Tigellino, Poppea) e attraversata dagli eterni intrighi del potere, dove si giocano partite di football contro i Greci e ci si allieta con gli spettacoli coreografici dell'"Existentialist Ballet of Paris".

I dialoghi dell'edizione americana del film, conosciuta con il titolo O.K. Nero, sono curati da Lewis E. Ciannelli (figlio dell'attore Eduardo Ciannelli), Hal Fimberg ed Alden Schwimmer.

Analogo intreccio ispira nel 1959 il meno riuscito I baccanali di Tiberio.

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