THE
CAPE CANAVERAL MONSTERS
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Produzione: 1960 - USA, CCM, b/n, 69 min. | |||
Regia: Phil Tucker | |||
Sceneggiatura: Phil Tucker | |||
Effetti speciali: Modern Film Effects | |||
Musica: Gunthar Kaur | |||
Interpreti: Scott Peters, Linda Connell, Jason Johnson, Katherine Victor, Billy Greene, Chuck Howard, Gary Travis, Thelaine Williams, Al Adamson, Brain F. Wood, Joe Chester, Tom Allen, Flori Jo Johnson, Matt Shaw, Bill Vess | |||
Su una spiaggia della Florida due giovani fidanzati
scorgono scendere dal cielo due strane sfere luminose che sembrano avvicinarsi
a loro: impauriti, tentano di fuggire in macchina, ma durante la corsa finiscono
rovinosamente fuori strada. I globi luminescenti si soffermano sui due corpi
ormai privi di vita e li infondono della loro energia facendoli rivivere...
Naturalmente, le sfere sono creature extraterrestri incorporee che per attuare la loro missione sulla Terra hanno necessità di prendere umane sembianze... Il loro disegno? ...Quello di sabotare a colpi di bazooka i voli spaziali progettati da Cape Canaveral. |
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Altre volte, gli schermi degli anni '50 hanno presentato gli extraterrestri
sotto le sembianze di morti resuscitati, sia che fossero impegnati a dominare
il nostro pianeta, sia che intendessero prevenire un futuro di distruzione
(Assalto
dallo spazio,
Plan 9 from Outer Space): un espediente quasi
sempre dettato dall'esiguità dei budget che, tuttavia, esercitava
un facile richiamo su platee già abituate alla figura degli zombi
dai film dell'orrore e che giocava in maniera furbescamente grossolana sulla
psicosi della spia nemica (comunista) celata tra le facce di tutti i giorni.
Questo film, con alcune varianti grottesche (uno dei due corpi - quello del ragazzo - è rimasto mutilato di un braccio nell'incidente: l'alieno che lo "abita" dovrà, tra un sabotaggio e l'altro, trovare il "pezzo di ricambio"), tenta di attirare il pubblico ambientando la storia attorno alla base di Cape Canaveral che nelle cronache di quegli anni stava diventando di grande attualità nell'opinione pubblica. |
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Phil Tucker, nella doppia veste di regista e sceneggiatore, dopo il discutibile Robot Monster torna a cimentarsi con la fantascienza, ma, ancora una volta, con risultati deludenti. | |||
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