JOURNEY
TO THE CENTER OF THE EARTH
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Titolo italiano: VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA | |||
Produzione: 1959 - USA, FOX, col., 132 min. | |||
Regia: Henry Levin | |||
Sceneggiatura: Walter Reisch, Charles Brackett dal romanzo di Jules Verne | |||
Effetti speciali: L. B. Abbott, James B. Gordon, Emil Kosa jr. | |||
Musica: Bernard Herrmann | |||
Interpreti: Pat Boone, James Mason, Arlene Dahl, Diane Baker, Thayer David, Peter Ronson, Robert Adler, Alan Napier, Alex Finlayson, Ben Wright, Mary Brady, Frederick Halliday, Alan Caillou, Gertrud | |||
Una strana pietra lavica trovata dallo studente Alec McEwen càpita, per caso, sotto gli occhi del professor Lindenbrook che, analizzandola, vi scopre racchiusa un'iscrizione di Arne Saknussem, il celebre esploratore scomparso nel nulla, strenuo assertore dell'esistenza di un mondo sotterraneo. Ansiosi di seguirne le tracce, Lindenbrook e Mc Ewen partono per l'Islanda dove il cratere dello Sneffels apre la via diretta al centro della Terra. Ad accompagnarli nell'esplorazione sono una guida islandese con la sua inseparabile oca addomesticata Gertrud e Carla Goetaborg - vedova di un collega dello scienziato al quale Lindenbrook aveva comunicato la scoperta - che per nulla al mondo rinuncerebbe al viaggio. La discesa nelle viscere del pianeta è inoltre seguita passo a passo dal malvagio conte Saknussem, discendente dell'esploratore scomparso, che non esiterebbe a sbarazzarsi degli altri non appena il traguardo fosse raggiunto. Agli occhi di Lindenbrook e dei suoi amici si presenta un mondo meraviglioso: grotte di quarzo, cascate di sale, foreste pietrificate aprono il passaggio verso un oceano sotterraneo illuminato da una fonte di energia naturale e popolato da creature preistoriche. Tra mille insidie e pericoli, il gruppo raggiunge i resti della mitica Atlantide, finché una provvidenziale eruzione, salvandoli dalle fauci di un mostro, li restituisce alla superficie spingendoli vorticosamente attraverso il camino del vulcano di Stromboli. | |||
Le storie di Verne costiuiscono vere e proprie miniere per gli sceneggiatori,
ma, generalmente, gli adattamenti cinematografici non hanno mai reso giustizia
alla fantasia del grande romanziere. Dopo
il disneyano 20.000
leghe sotto i mari,
questo film è forse il più riuscito tentativo di rispettarne
lo spirito. Pur tra le inevitabili libertà (prima fra tutte
la presenza dell'elemento femminile), Reisch e Brackett sanno tradurre
la ricchezza della pagina articolando il racconto con brio e giovandosi
di spettacolari scenografie, dei paesaggi naturali (alcune riprese furono
realizzate nelle Carlsbad Caverns) e della professionalità degli
interpreti. |
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La colonna sonora di Bernard Herrmann (grande compositore per Hitchcock) profonda ed evocativa stona forse con l'ingenuità di alcuni trucchi (...iguana travestiti da mostri preistorici, secondo gli insegnamenti del Sentiero dei mostri; sovrapposizioni non perfettamente riuscite) e la spericolata fuga finale a bordo del capiente braciere votivo sparato come un missile dalla furia del magma può destare ilarità oltre che ragionevoli dubbi, ma il film conserva il fascino delle confezioni di lusso che solo Hollywood sapeva presentare coniugando sapientemente avventura e commedia. | |||
Il
romanzo di Verne è stato portato sullo schermo anche nel 1909,
nel 1963,
nel 1977
e, in due film per la TV, nel 1993 e nel 1999. © |
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