TWENTY
MILLION MILES TO EARTH
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Titolo italiano: A 30 MILIONI DI CHILOMETRI DALLA TERRA | |||
Produzione: 1957 - USA, Columbia, b/n, 82 min. | |||
Regia: Nathan Juran | |||
Sceneggiatura: Bob Williams, Christopher Knopf da un soggetto di Charlotte Knight e Ray Harryhausen | |||
Effetti speciali: Ray Harryhausen | |||
Musica: Misha Bakaleinikoff | |||
Interpreti: William Hopper, Frank Puglia, Joan Taylor, Thomas Browne Henry, John Zaremba, Tito Vuolo, Brad Braverman, George Khoury, Don Orlando | |||
Al
rientro da un volo nello spazio la
navicella americana XY21
precipita nel mare di Sicilia. Prima che il razzo si inabissi, tre pescatori
traggono in salvo due superstiti dell'equipaggio, uno dei quali poco dopo
muore in ospedale, mentre l'altro, il colonnello Calder, ferito solo leggermente,
è preoccupatissimo per la sorte di un misterioso contenitore etichettato
"U.S.A.F. PROJECT 5", che teme sia
andato perduto nel naufragio. In realtà è il piccolo Pepe,
che ha partecipato al salvataggio, a ritrovare il cilindro, gettato sulla
riva dalla corrente e, apertolo, ne estrae una massa gelatinosa che sembra
racchiudere qualcosa al suo interno. In cerca di un facile guadagno, il ragazzino vende per qualche lira lo strano ovoide al dottor Leonardo, esperto in zoologia. Mentre gli uomini della Nasa contattano Leonardo, l'uovo si schiude, rivelando un essere rettiliforme che cresce a vista d'occhio e manifesta una straordinaria aggressività. Ribattezzata Ymir, la creatura - vagamente simile a un dinosauro bipede - fugge dalla gabbia nella quale il dottore l'aveva rinchiusa. Inseguito da Calder e dai militari americani e italiani l'Ymir viene infine catturato e trasferito nel giardino zoologico di Roma, dove, pur imprigionato e addormentato, continua a crescere raggiungendo dimensioni colossali. A Roma gli scienziati americani rivelano in una conferenza stampa che il colonnello Calder ha raggiunto il pianeta Venere ed ha portato sulla Terra la strana creatura a riprova dell'esistenza della vita su altri mondi. Nel frattempo, però, l'Ymir si libera e dopo aver lottato contro un elefante si aggira per le strade della città seminando il panico. Poi, raggiunta la sommità del Colosseo, è accerchiato dalle forze armate che lo affrontano con cannoni e bazooka. |
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Il progresso della scienza ha sempre richiesto grandi e costosi sacrifici: così è stato all'inizio dell'era atomica e così accade quando l'uomo si dirige a 20 milioni di miglia dalla Terra... Con queste parole, più o meno, all'inizio del film, una voce fuori campo annuncia la straordinaria avventura dell'Ymir. | |||
Il
film nasce da un'idea di Harryhausen che già nel 1952, dopo Il
risveglio del dinosauro,
aveva pensato di portare sullo schermo. Il progetto, allora abbandonato
per motivi economici, andò in porto quando Harryhausen e Charles
H. Schneer decisero di produrlo insieme. Il basso budget che la Columbia
fu disposta a fornire costrinse i produttori a girare in Messico e in
studio, con l'ausilio di materiale di repertorio, gli esterni previsti
in Italia: ne risultò un'ambientazione completamente inventata,
con una Sicilia rigogliosa attraversata da fiumi e cascate. Henry Slesar ha riadattato la sceneggiatura del film nell'omonimo romanzo. Le nuove immagini che proponiamo sono tratte dalla versione colorizzata, realizzata in occasione del 50° anniversario della pellicola. |
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