HERENCIA MACABRA
  
Produzione: 1939 - Messico, Productora de Películas, b/n, 83 min.
Regia: José Bohr
Sceneggiatura: José Bohr, Eva Limiñana de Bohr
Musica: José Bohr, Manuel Esperón; brani da Ludwig van Beethoven
Interpreti: Miguel Arenas, Consuelo Frank, Ramón Armengod, Luis Aldás, Aurora Walker, Agustín Isunza, Sanchez Navarro, Alberto Galán, Fanny Schiller
Il dottor Duarte è convinto che la deformità fisica influisca sull'indole della persona spingendola inesorabilmente verso il male e, desideroso di contribuire alla felicità del genere umano, impiega tutto il suo talento di chirurgo plastico per guarire gli infelici che incontra. Il buon dottore non si accorge, tuttavia, che la gioia così generosamente elargita ai poveri miserabili è progressivamente sottratta alla moglie che, sola e trascurata, cerca ben presto affetto tra le braccia di un bel giovanotto. Quando scopre la tresca, Duarte, folle di gelosia, dimentica ogni filantropismo e, rivolto il bisturi contro la consorte, la trasforma in un mostro ben sapendo che la sopraggiunta deformità si ritorcerà contro l'amante.
Stando alle testimonianze disponibili, si tratta di un film di discreta fattura (scritto, addirittura, con la consulenza scientifica del dottor Enrique Sánchez Posadas) che sviluppa una storia di fantamedicina con una buona dose di umorismo nero.
Come il precedente
El baúl macabro, anche questo film è quasi del tutto ignorato dalle più autorevoli filmografie di fantascienza e di fanta-horror, ma come l'altro testimonia l'incoraggiante esordio della cinematografia messicana in un genere che rielabora con gusto latino gli spunti del cinema americano.

Negli Stati Uniti ha per titolo A Macabre Legacy.

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