A guardare molti film americani di "serie B" realizzati alla vigilia della seconda guerra mondiale e giocati tra avventura poliziesca e propaganda, si ha l'impressione che l'industria bellica degli Stati Uniti abbia concentrato tutti i capitali e tutte le risorse di creatività nella produzione di gadget fantascientifici capaci di decidere favorevolmente e in brevissimo tempo qualsiasi conflitto. In questa pellicola, l'invenzione è un minuscolo congegno che può trasformarsi in una formidabile arma contraerea. Come sempre ci sono spie che agiscono a tradimento e un eroe generoso e leale votato ad una dolce fanciulla e alla patria, che si incarica di sventare la minaccia. L'elemento inedito è la movimentata partita di polo che calamita l'attenzione dello spettatore e fa piacevolmente slittare la storia su un intreccio da western avventuroso. Non a caso il film è diretto da Joseph Lewis, un regista che già stava conquistando la simpatia del pubblico proprio con western veloci, senza ambizioni ma divertenti.

Oltre al popolare William Hall, va sottolineata la presenza di una giovane Jane Wyman (poi moglie di Ronald Reagan) destinata in seguito a prove più impegnative con Wilder (Giorni perduti), Wise (Solo per te ho vissuto), Hitchcock (Paura in palcoscenico) e, soprattutto, con Sirk (Magnifica ossessione, Secondo amore).
La colonna sonora è un mix di composizioni firmate da autori vari, tra i quali Franz Waxman, Charles Previn e Frank Skinner.

Titoli alternativi: International Spy e Somewhere in Paris.