INGAGI
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Produzione: 1930 - USA, Congo Pictures Ltd., b/n, 75 min. | |||
Regia: William Campbell | |||
Sceneggiatura: Adam Hull Shirk | |||
Musica: Edward Gage | |||
Interpreti: Sir Hubert Winstead, Daniel Swayne, Charles Gemora, Louis Nizor, Arthur Clayton | |||
Una spedizione scientifica si inoltra nel cuore dell'Africa per studiare i costumi e la religione di un popolo dedito ad un misterioso culto del gorilla, ma si imbatte in una tribù composta soltanto da donne che raccontano terrorizzate come i loro uomini sono stati massacrati da mostruose creature. Il capo della spedizione non presta fede a quelle che sembrano farneticazioni di donne isteriche e spaventate, ma deve ricredersi quando viene improvvisamente assalito da un branco di scimmie giganti. Dopo un violento combattimento, gli esploratori catturano un animale e mettono in fuga gli altri: in possesso di quello strano "scherzo" dell'evoluzione, la spedizione fa ritorno alla civiltà per annunciare al mondo accademico la grande scoperta. | |||
Accompagnato
da una enfatica campagna pubblicitaria che prometteva giganteschi gorilla,
amazzoni selvagge e meraviglie a non finire, il film destò un certo
interesse e scalpore soltanto per la sequenza del sacrificio di una vergine
seminuda. Realizzato con abbondante uso di spezzoni documentaristici, Ingagi rientra nel filone delle avventure tra giungle inesplorate, ma per la presenza degli scimmioni colossali (naturalmente figuranti travestiti alla meno peggio) e per la pseudo-scientifica giustificazione che chiama in causa la teoria evoluzionistica, apre la strada alle numerosissime storie ambientate in mondi perduti: l'Africa nera, con immaginarie leggende e superstizioni, non è sotto questo aspetto molto dissimile dall'isola del Teschio di King Kong. |
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Son of Ingagi del 1940 non ha alcun rapporto con questo film, nonostante il richiamo nel titolo. | |||
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