John Sturges (1991 - 1992)
L'apprendistato presso la RKO in qualità di scenografo e di montatore, e la collaborazione a documentari didattici durante la guerra, servono a Sturges per impostare uno stile personale di regia alla quale si dedica a partire dalla seconda metà degli anni '40. Non particolarmente apprezzato dalla critica che gli rimprovera una certa freddezza formalistica (e una caduta di tono dalla fine degli anni '60), Sturges firma, tuttavia, ottimi lavori mostrando particolare interesse alla rilettura degli schemi tipici del genere western e di azione. Abile interprete degli spazi aperti o dei claustrofobici piccoli villaggi di frontiera, esperto professionista del colore (in molte sue opere le sequenze notturne acquistano una pregevole dimensione drammatica), Sturges non nutre velleità da autore, ma sa confezionare con intelligenza vigorose storie che si rivelano vincenti al botteghino. Nel lungo elenco dei suoi successi, ci limitiamo a ricordare, quali opere più indicative del suo cinema, L'assedio delle sette frecce, Giorno maledetto, Il vecchio e il mare, La frustata, Sfida nella città morta, Sfida all'O.K. Corral, I magnifici sette, La grande fuga.
Abbandonati
nello spazio (1969)
Stazione 3: Top Secret (1964)