Tra i registi più prestigiosi e venerati dalla critica, Altman proviene dalla "gavetta". Le sue prime esperienze sono nell'ambito della letteratura, della sceneggiatura, dei filmati didattici, dei documentari e della televisione. Le sue prime opere (The Delinquents e La storia di James Dean) lasciano intravvedere la sua tematica di autore: una visione dell'umanità in preda al delirio, all'ansia, animata dalla sete di successo, profondamente disperata. Prima di indulgere alla psicoanalisi e alla riflessione sociologica propria delle opere più recenti, il regista sembra aver dato il meglio di sé nella prima metà degli anni '70 (M.A.S.H., I compari, Il lungo addio, Gang, California Poker, Nashville), quando, attingendo a generi consolidati come la commedia o il western o il poliziesco, è riuscito a proporre soluzioni personalissime di lucida contestazione, spesso venate di feroce umorismo.

Quintet (1979)
Conto alla rovescia (1967)