Jean Louis Trintignant (1930)
Si è dedicato al teatro dal 1950 e al cinema dal 1956, e, negli anni '60 e '70, è stato uno dei divi che meglio hanno rappresentato la cinematografia francese. Lo si è visto convincente interprete di pellicole drammatiche, sentimentali e poliziesche (contendendo in quest'ultimo caso il campo a protagonisti come Belmondo o Alain Delon). Il suo successo è stato pilotato da Vadim (Piace a troppi), da Zurlini (Estate violenta) e da Dino Risi (Il sorpasso) che bene hanno sviluppato l'immagine del ragazzo dall'aria timida e introversa quale specchio di una crisi generazionale e del dubbio esistenziale. La sua professionalità, il suo impegno e la sua cultura, sono state premiate da registi come Bertolucci (Il conformista), Costa-Gavras (Z - l'orgia del potere), Granier-Deferre (Noi due senza domani) e lo hanno reso disponibile anche ad operazioni più mirate al grande pubblico, ma sempre dignitose (Un uomo e una donna di Lelouch, Metti una sera a cena di Patroni Griffi).
La Cité des enfants
perdus (1995)
Bunker Palace Hotel (1989)
Viva la vita (1984)
Malevil (1981)
La morte ha fatto l'uovo (1968)
Antinea, l'amante della città sepolta
(1961)
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