Walter Matthau (1920 - 2000)
Pseudonimo di Walter Matuschanskayasky.
Nel dopoguerra entra nel mondo dello spettacolo esibendosi nei teatri di Broadway. Al cinema il suo destino sembra, all'inizio, essere quello del buon caratterista, specializzato nei ruoli del cattivo o spalla per grandi protagonisti (ad esempio, "Il Kentuckiano" con Burt Lancaster, "Solo sotto le stelle" con Kirk Douglas, "Dietro lo specchio" con James Mason). A salvarlo da una carriera un po' anonima ci pensa Billy Wilder che sa apprezzare nell'attore le doti di grande commediante rivelate sui palcoscenici. Insieme al collega e amico Jack Lemmon condivide la bella serie di successi firmati da Wilder ("Non per soldi ma per denaro", "Prima pagina", "Buddy Buddy") e in coppia o da solo si rivela interprete ideale delle commedie di Neil Simon ("La strana coppia", "Appartamento al Plaza") o di registi emergenti ("E' ricca la sposo e l'ammazzo" di Elaine May) e nostrani ("Il piccolo diavolo" di Roberto Benigni). Indovinato il personaggio, Matthau diventa tutt'uno con l'immagine dell'americano medio, pigro e brontolone, appassionato di sport e donnaiolo, pronto allo scherzo e ai bagordi, irascibile e trasandato, ma dal cuore tenero e generoso. Una figura resa con grande eleganza e senso della misura, familiare quanto un personaggio da fumetti domenicali. Attore completo e preparato, Matthau ha dimostrato più volte di saper dominare la scena anche in ruoli drammatici ("Chi ucciderà Charlie Warrick?", "JFK - un caso ancora aperto") confermando la grinta del vero protagonista.
Oscar per il film "Non per soldi ma per denaro".
A prova di errore (1964)
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