Janet Leigh (1927 - 2004)
Pseudonimo di Jeannette Helen Morrison.
Stando alle cronache, Janet Leigh sarebbe entrata nel mondo del cinema per una fortunata coincidenza: sarebbe stata, infatti, notata da Norma Shearer in una fotografia che la ritraeva insieme con i genitori durante una vacanza in montagna, e la stessa Shearer l'avrebbe poi segnalata ai produttori della MGM. Comunque siano andate le cose, dopo aver abbandonati gli studi di musica e di psicologia, la giovane aspirante attrice si fece ben presto apprezzare per la sua intelligenza e per il suo fisico attraente. Simpatica e disinvolta, Janet Leigh è passata da un genere all'altro con estrema facilità: la ricordiamo nei film "letterari" (Piccole donne, La saga dei Forsyte), nel genere avventuroso (Scaramouche, Lo scudo dei Falworth, I vichinghi), in opere drammatiche (L'infernale Quinlan, Psycho), nel western (Lo sperone nudo), nella commedia (Mia sorella Evelina), nel poliziesco (Detectives' Story) e nell'horror (Fog). Janet Leigh è una delle poche attrice brillanti che possano vantare una lunga carriera ed un successo durevole. Sposata, per un breve periodo, all'attore Tony Curtis, è madre dell'attrice Jamie Lee Curtis.
La notte della lunga paura (1972)
Hello Down There (1969)
La spia dal cappello verde (1966)
Va' e uccidi (1962)