Attore inglese, artista di teatro, persona colta e raffinata, diede vita ad una galleria di indimenticabili personaggi nel cinema britannico e americano. Nelle sue interpretazioni traspare una compiaciuta propensione a sublimare i lati oscuri della personalità umana in una trasfigurazione universale del male e del dramma del genere umano. Il ritratto di Enrico VIII ha fatto storia, ma non sono da meno le raffigurazioni del capitano Bligh negli Ammutinati del Bounty, del volgare e burbero taccagno di Hobson il tiranno, del giudice-carnefice dell'hitchcockiano Il caso Paradine o di Testimone d'accusa, o del senatore Gracco in Spartacus. Attore di razza, a volte forse poco controllato e debordante, Charles Laughton è stato anche regista cinematografico in una sola ma splendida occasione (La morte corre sul fiume). Sua moglie è stata l'attrice Elsa Lanchester.

Island of Lost Souls (1933)

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