Alan Ladd (1913 - 1964)

Nome completo, Alan Walbridge Ladd.

Durante gli anni della depressione, Alan Ladd cerca di sbarcare il lunario dedicandosi, con scarsa fortuna, al giornalismo, allo sport (conseguendo nella specialità del trampolino qualche buon risultato) e alla recitazione. Entra nel cinema dalla porta di servizio, come generico (partecipa, tra l'altro, a Island of Lost Souls e a Quarto Potere), e soltanto nel 1942 balza improvvisamente alla ribalta con Il fuorilegge che lo consacra divo emergente del noir a fianco della bionda Veronica Lake. Dopo i primi successi, la carriera procede tra alti e bassi, tra polizieschi, film di guerra, di avventura e western. Nel 1953, George Stevens lo dirige nel Cavaliere della valle solitaria ed ottiene da lui una delle più belle interpretazioni. L'ultima buona occasione lo vede nel cast di L'uomo che non sapeva amare, nel ruolo di un amaro, stanco, disilluso Nevada Smith. Di Alan Ladd, i maligni, ricordano la bassa statura, l'aspetto angelico quasi femmineo, l'impassibilità e la limitata gamma espressiva alle quali ben si sarebbe attagliato il tipo dell'eroe taciturno. Timido, malinconico, poco sicuro di sé, Alan Ladd è stato a suo modo uno dei personaggi chiave del cinema e del costume americano tanto da entrare nell'immaginario dei giovani fin dagli anni '50 (con acume sottile, Nicholas Ray, in Gioventù bruciata, incolla una sua fotografia nell'armadietto dell'insicuro, sognante, malinconico Sal Mineo).

L'isola delle vergini (1959) (produttore, non accreditato)
La legione del Sahara (1953)
The Green Hornet (1940) (non accreditato)
Island of Lost Souls (1933) (non accreditato)

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