CONTACT

Titolo italiano: CONTACT

Produzione: 1997 - USA, Steve Starkey per Warner Bros/South Side Amusement Company, col. 150 min.
Regia: Robert Zemeckis
Sceneggiatura: James V. Hart, Michael Goldenberg dal romanzo di Carl Sagan
Effetti speciali: Ken Ralston
Musica: Alan Silvestri
Interpreti: Jodie Foster, Matthew McConaughey, Tom Skerrit, James Woods, John Hurt, Angela Bassett, Rob Lowe, Jake Busey
A fare di Ellie Arroway una scienziata di spicco è stata la passione che fin da piccola suo padre le ha inculcato: già orfana della madre, la morte del padre l'ha portata naturalmente ad approfondire gli studi, convogliando l'interesse verso possibili forme di vita sparse nello spazio. Il suo lavoro è considerato con sufficienza dal mondo accademico, ma Ellie si industria come può a far fruttare un finanziamento che ha ricevuto per proseguire le ricerche. Quando, dopo lunga attesa, crede di scoprire un contatto con un'intelligenza extraterrestre, sottopone le sue conclusioni alle istituzioni governative: il messaggio, singolarmente nascosto in un documentario sul III Reich, contiene complesse istruzioni per costruire una colossale struttura di anelli rotanti di tipo cardanico, al centro della quale una capsula, in grado di ospitare un passeggero, sembra promettere la possibilità di un viaggio verso Vega, nella costellazione della Lyra. Uno scienziato rivale, inizialmente scettico, ottiene l'incarico di guidare il volo, ma la sua tragica morte durante le fasi sperimentali, consente ad Ellie di prendere il suo posto. Il viaggio ha, dunque, luogo e la giovane vive una incredibile esperienza entrando in una dimensione estranea alle categorie spazio-temporali conosciute.
Il film, tratto da un best seller dell'astrofisico Sagan, è un'indagine nella coscienza umana alla ricerca di una conciliazione tra ragione e religione. La soluzione proposta è che il sentimento religioso, se fondato su una fede schietta e senza etichette, non contraddice la scienza, se cresciuta irrobustita sulla libertà e sull'autocritica.
Il regista - che ha al suo attivo il grande successo di Forrest Gump - calca la mano sui buoni sentimenti imbastendovi considerazioni filosofiche ed etiche, ma il finale in cui la protagonista incontra il proprio padre morto nella dimensione senza tempo, scade pericolosamente nella fiaba strappalacrime.
Un inutile intreccio sentimentale, l'assegnazione di un ruolo poco credibile - il teologo interpretato da Matthew McConaughey - ed una eccessiva prolissità nuocciono al film penalizzandone le buone intenzioni ed i pregi formali (bello il design della straordinaria astronave) e ne smorza progressivamente l'interesse.
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