THE ABYSS
  
Titolo italiano: THE ABYSS
Produzione: 1989 - USA, 20th Century Fox, col., 135 - 171 min.
Regia: James Cameron
Sceneggiatura: James Cameron
Effetti speciali: Dream Quest Images, Industrial Light & Magic, Fantasy II Film Effects, XFX Images, Stetson Visual Services, Design Settlers Corporation
Musica: Alan Silvestri, Robert Garrett
Interpreti: Ed Harris, Mary Elizabeth Mastrantonio, Michael Biehn, Leo Burmester, Todd Graff, Kimberly Scott, George Robert Klek, John Bedford Lloyd, Captain Kidd Brewer Jr., J.C. Quinn, Christopher Murphy, Dick Warlock, Adam Nelson, Jimmie Ray Weeks, Peter Ratray, Chris Elliott, Michael Beach, Kenneth Campbell, Brad Sullivan, Ken Jenkins, Frank Lloyd
Oscar per i migliori effetti visuali
In navigazione al largo delle coste di Cuba, il sommergibile nucleare americano USS Montana rileva la presenza di un oggetto non identificato che si avvicina rapidissimo. Il tentativo di allontanarsi non riesce e la turbolenza della scia dello sconosciuto natante, lanciato all'incredibile velocità di 130 nodi, investe l'unità scagliandola contro una parete di roccia. Gravemente danneggiato e fuori controllo, il Montana cola a picco. Poichè i mezzi speciali necessari non sono in grado di raggiungere il luogo dell'affondamento prima dell'arrivo di un tifone, la Marina decide di affidarsi all'esperto Virgil "Bud" Brigman e alla sua squadra di subacquei, già sul posto a bordo dell'attrezzata piattaforma sottomarina Deepcore per svolgere prospezioni petrolifere.
Assieme ad un gruppo scelto di Seals, comandati dal tenente Coffey, incaricato di guidare l'operazione di recupero, ma in realtà pronto a distruggere le 192 testate del sottomarino piuttosto che lasciarle cadere in mani russe o cubane, giunge Lindsay Brigman, ex moglie di Virgil in attesa di divorzio, richiamata per la profonda conoscenza che ha della Deepcore, costruita su suo progetto.
Nascono inevitabili tensioni tra i ricercatori di Brigman e l'inflessibile Coffey, in preda a psicosi da alta pressione, il quale vede russi dappertutto e si convince di dover distruggere il sommergibile. E' Lindsay invece a vedere realmente qualcosa, ma lo scetticismo degli altri si arrenderà solo davanti all'evidenza. Intanto Coffey, ormai paranoico, recupera una testata e la spedisce sul fondo dell'abisso, rimanendo poi ucciso in una emozionante lotta col mini-sub di Bud e Lindsay che tentano invano di fermarlo. Dopo aver salvato la moglie in una drammatica sequenza in cui la donna si lascia volontariamente annegare per consentire a Bud di riportarla sulla Deepcore, Brigman si cala sul fondo mediante una sofisticata apparecchiatura di respirazione che gli consente di sopravvivere all'enorme pressione e riesce a disattivare la bomba. Privo dell'autonomia sufficiente alla risalita, l'uomo sa di essere condannato, ma mentre scambia gli ultimi messaggi di amore e di addio con Lindsay, entrano in scena gli alieni, che lo riportano in superficie assieme alla Deepcore, emergendo con la loro gigantesca astronave tra le stupefatte navi appoggio della marina.

Considerato da molti l'opera migliore di Cameron, The Abyss è una splendida avventura sottomarina in cui si mescolano con perfetta alchimia e senza cali di tensione fantascienza, azione, dramma e amore. Gli spettacolari effetti speciali e le scene subacquee, girate con cura maniacale dal regista, hanno costituito la base delle esperienze da cui è nato più tardi il colossale Titanic. Ottimi Mary Elizabeth Mastrantonio e Ed Harris, che dimostrano un notevole feeling nel tratteggiare una coppia divisa da orgoglio e incomprensione, ma che di fronte al pericolo e alla morte riscopre intatta la forza dei reciproci sentimenti. Nel ruolo del tenente Coffey, l'allucinato capo dei Seals, ritroviamo il bravo Michael Biehn, che per la terza volta (dopo Terminator e Aliens) rinnova il suo strano sodalizio con James Cameron, il quale per la terza volta gli riserva l'immancabile brutta fine (nel 1991 eliminerà addirittura le poche scene girate dall'attore per Terminator 2).
Per rispettare i tempi imposti da una produzione intransigente (qualcuno ha insinuato che il conflitto tra i coniugi Brigman nel film rispecchia quello reale tra Cameron e la ex moglie Gale Anne Hurd, produttrice) furono accantonate le scene non ancora pronte, tra cui quasi tutte quelle dedicate al montare della crisi internazionale, col mondo sulla soglia di un conflitto nucleare. Così il film distribuito nel 1989 nelle sale (e poi in videocassetta) ha una durata di "soli" 135 minuti, e anche se alcuni critici affermano che la pellicola non risente di questa menomazione, ma anzi risulta più snella e bilanciata nella sua spettacolarità, è indubbio però che lascia irrisolto l'interrogativo fondamentale sulla presenza e gli scopi degli alieni.
Nel 1993 lo stesso Cameron ha poi rimesso mano alla sua opera, inserendovi circa 30 minuti di quei filmati omessi. La nuova versione, di 171 minuti, è stata rilasciata per il mercato DVD Video come "Special Edition". Ma se gli approfondimenti sui personaggi e le loro relazioni giovano alla costruzione della loro immagine filmica, di contro il messaggio dei visitatori extraterrestri, ancorchè spettacolare, appare troppo datato per risultare credibile e davvero efficace nell'economia della vicenda.

L'oggetto incomprensibile e luminosissimo che sale dall'abisso per esplorare ed esaminare gli umani, sempre scortato da un minuscolo compagno, che a volte lo precede ed altre lo segue in corsa trafelata, sorta di occhio supplementare che, come un cucciolo curioso, volteggia attorno al padrone, è un chiaro omaggio a Incontri ravvicinati del terzo tipo, dove appare un meccanismo analogo, fatta eccezione per l'elemento in cui si muove. Del resto, la presenza di misteriosi congegni anche negli oceani non è affatto implausibile. Esistono anzi molte testimonianze di incontri ravvicinati sotto le onde, e forse la tragedia del Montana con cui si apre il film è ispirata proprio allo stupefacente episodio che nel 1963 coinvolse (e sconvolse) numerose navi della marina militare americana impegnate in esercitazioni nelle acque del Triangolo delle Bermuda e che, malgrado ogni sforzo, non riuscirono ad identificare, né tanto meno ad intercettare, un oggetto sottomarino a lungo guizzante tra le unità della flotta e capace di raggiungere velocità incredibili e impossibili profondità.
Anche i filiformi, traslucidi, diafani esseri "farfalla" sono apparentati agli extraterrestri di Spielberg, ma il minaccioso messaggio di cui sono latori incupisce in qualche modo l'aura di tranquilla benevolenza che da loro promana. Le colossali onde di marea che dimostrano di saper scagliare a piacimento sulle coste per sommergere sotto un nuovo diluvio una umanità che sta preparando l'autodistruzione, costituiscono un inquietante monito che riecheggia da vicino quello di Klaatu nel classico
Ultimatum alla Terra.
La frase di Nietzsche "When you look long into an abyss, the abyss also looks into you", soppressa nell'edizione breve perchè citata in un altro film uscito poco prima, è tornata al suo posto, all'inizio della Special Edition.
Il film ha vinto un Oscar per gli effetti speciali visivi, il più eclatante dei quali è di certo lo stupefacente pseudopodo liquido che gli alieni usano per curiosare nella Deepcore.
La regia di James Cameron è stata premiata con il Saturn Award dalla Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films.
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