SPACEWAYS
Titolo italiano: VIAGGIO NELL'INTERSPAZIO
Produzione: 1953 - G.B., Hammer, b/n, 76 min.
Regia: Terence Fisher
Sceneggiatura: Paul Tabori e Richard Landau dalla trasmissione radiofonica di Charles Eric Maine
Produttore: Michael Carreras
Effetti speciali: Les Bowie
Musica: Ivor Slaney
Interpreti: Howard Duff, Eva Bartok, Andrew Osborn, Cécile Chevreau, Alan Wheatley, Phillip Leaver, Michael Medwin
In una base inglese fervono i lavori per la conquista dello spazio. Al grande progetto che si sta realizzando - la messa in orbita di una piattaforma interplanetaria - partecipa anche Stephen, giovane scienziato americano. Le cose precipitano quando lo studioso viene accusato di avere ucciso la moglie ed un collega ingegnere e di averne nascosto i cadaveri all'interno di un razzo da poco lanciato nello spazio. Per discolparsi, il giovane insieme con Lisa, sua amica ed assistente, decolla alla volta della piattaforma spaziale. L'accusa di omicidio viene a cadere soltanto quando si scopre che la donna è stata assassinata dall'ingegnere scomparso, il quale, in realtà, è una spia dell'Est.
La Hammer fa i primi passi nella fantascienza ed il produttore Carreras sceglie Fisher (con il quale lavora nello stesso anno in Four-Sided Triangle) per realizzare una spy-story nello spazio ispirata ad un radiodramma di Maine.
Pellicola senza pretese, con scenografie poco fantasiose, salvata in parte dall'uso che il regista fa delle angolazioni per rendere più vivace l'azione.
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