DAI-NIHONJIN
  
Produzione: 2007 - Giappone, Yoshimoto Kogyo Company/RealProduct, col., 113 min.
Regia: Hitoshi Matsumoto
Sceneggiatura: Hitoshi Matsumoto, Mitsuyoshi Takasu
Effetti speciali: Hyakutake Studio, Casio Entertainment
Musica: Towa Tei
Interpreti: Hitoshi Matsumoto, Riki Takeuchi, Ua, Ryûnosuke Kamiki, Haruka Unabara, Tomoji Hasegawa, Itsuji Itao, Hiroyuki Miyasako, Takayuki Haranishi, Daisuke Miyagawa, Takuya Hashimoto, Taichi Yazaki, Shion Machida, Atsuko Nakamura, Daisuke Nagakura, Motohiro Toriki
Daisatô Masaru è il super-eroe che difende il Giappone dalla ricorrente furia devastatrice dei mostri. In grado di trasformarsi in un gigante quando si sottopone ad un massiccio bombardamento di scariche elettriche, accorre coraggiosamente ogniqualvolta il ministero della Difesa chieda il suo aiuto. Ma i mostri non sono più quelli di una volta e neppure il super-eroe è l'idolo delle folle, l'acclamato semidio di un tempo. Ultimo discendente di una famiglia di super-eroi, Masaru combatte, talvolta insieme con l'anziano padre, creature mostruose, certamente feroci e sanguinarie ma quasi rassegnate alla sconfitta e quasi sempre in attesa di una morte liberatrice. Masaru è oppresso da un destino che gli grava addosso da generazioni, che non è più al passo con i tempi, in stridente contrasto con un Giappone che ha scambiato i valori della tradizione con gli effimeri beni della società consumistica: quarantenne divorziato, vive in pigrizia e in solitudine, psicologicamente distante da una figlia che non lo comprende e arrendevole strumento di una impresaria che guadagna sulle sue epiche imprese coprendogli il corpo di marchi sponsorizzatori. La vera personalità del "gigante giapponese", il suo animo tormentato e i suoi dubbi esistenziali sono svelati da una troupe televisiva che registra in diretta una sua "giornata-tipo", facendolo parlare di sé e accompagnandolo nella giornaliera caccia - un lavoro ormai diventato di routine - ai mostri che avanzano contro la città.
Scritto, diretto e interpretato da Hitoshi Matsumoto, popolare attore di commedie, il film è una metafora sul Giappone contemporaneo presentato malinconicamente come un paese che sta perdendo la sua identità spirituale e culturale; una metafora condotta sulla rilettura del filone dei film sui mostri giganti di godzilliana memoria rivisitato come mercificazione di una simbologia non più in grado di suggerire valori allo spettatore. La conclusione che vede lo smarrito protagonista associarsi ad una mitica squadra di eroi alla Ultraman ha il tono di una fuga nel mito che più non si conforma alla piatta realtà della vita.

Il film è conosciuto anche con i titoli: Big Man Japan, Dai-Nipponjin.

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