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UN
AMORE SU MISURA |
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Produzione:
2007 - Italia, Alto Verbano/RAI Cinema, col., 94
min. |
Regia:
Renato Pozzetto |
Sceneggiatura:
José
Maria Sànchez, Renato Pozzetto, Vittorino Andreoli dal romanzo "Yono-Cho"
di Vittorino Andreoli |
Effetti
visivi: EDI
Effetti Digitali Italiani |
Musica:
Corrado
Rustici |
Interpreti:
Renato
Pozzetto, Camilla Sjoberg, Fabrizio Kofler, Renato Scarpa, Anna Stante,
Cochi Ponzoni, Anna Galiena |
L'ingegnere
Corrado Olmi - frustrato professionista di mezza età, abbandonato
dalla moglie Carla dopo 15 anni di matrimonio -, è scelto dall'azienda
giapponese Yono-Cho per testare "Elettra", la splendida ragazza
artificiale creata in laboratorio da una molecola di petrolio, prototipo
di una rivoluzionaria linea di prodotti, in tutto simili ad esseri umani,
destinati, secondo il progetto commerciale, a restituire felicità
e fiducia nel futuro a persone deluse dalla vita. "Elettra" -
incarnazione della donna ideale - si rivela una compagna perfetta: giovane,
bionda, alta, affascinante, intelligente, premurosa, fedele e profondamente
innamorata, riempie di gioia e di sesso le giornate di Olmi; suscita l'istintiva
simpatia dei suoi amici Erminio e Giudy - la coppia gay che gestisce il
ristorante che frequenta regolarmente -, e accende di invidia i suoi colleghi
di lavoro. Ma con il passar del tempo, la perfezione comincia a stancare:
"Elettra" non è gelosa se lui la tradisce e la sua incondizionata
devozione finisce per sembrare una fin troppo irritante indifferenza. Le
modifiche che Olmi chiede a Schwarzkopf - il delegato della Yono-Cho che
lo segue nell'esperimento - per renderla più umana, peggiorano la
situazione: Olmi ha ormai scambiato la donna artificiale per una donna in
carne ed ossa e non sa più se cavia dell'esperimento è lei
o lui stesso... |
Agrodolce
commedia fantascientifica, liberamente ispirata al romanzo di Vittorino
Andreoli, modulata sui temi della crisi del rapporto di coppia, dell'ansia
e della mercificazione dell'uomo moderno. Renato Pozzetto, regista non esente
da qualche incertezza ma interprete ben calato nel ruolo dell'apatico protagonista,
sviluppa il racconto con garbo lasciando prevalere i toni della malinconia
su quelli - più facili e prevedibili - della comicità, e ricavando
dai personaggi - primo fra tutti l'efficiente Schwarzkopf, il funzionario
della Yono-Cho, roso da un turbamento interiore che non vuole mai confessare
- originali sfumature psicologiche. |
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