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    | EYE 
        OF THE BEAST | 
   
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    | Titolo 
      italiano: TENTACOLI DI PAURA | 
   
    | Produzione: 
      2007 - Canada, Peace Arch Entertainment Group, col., 
      90 min. | 
   
    | Regia: 
      Gary Yates | 
   
    | Sceneggiatura: 
      Mark 
      Mullin | 
   
    | Effetti 
      speciali: Paul 
      Jones Effects Studio | 
   
    | Musica: 
      Jonathan 
      Goldsmith | 
   
    | Interpreti: 
      James 
      Van Der Beek, Alexandra Castillo, Arne MacPherson, Ryan Black, Brian Roach, 
      Larissa Tobacco, Kyra Harper, Kelly Wolfman, Ryland Thiessen, Rick Skene, 
      Sharon Bajer, Brooke Palsson, Blake Taylor, Erik Fjeldsted, Stephen Eric 
      McIntyre, Gabriel Daniels, Akalu Meekis, Alicia Johnston, Daina Leitold, 
      Tom Anniko, Adrianna O'Neil | 
  
    | Dan 
      Leland (James Van Der Beek), giovane ittiologo alle prime esperienze 
      di lavoro, raggiunge il lago di Fells Island per studiare la causa di una 
      inspiegabile moria di pesci. I pescatori del villaggio attribuiscono la 
      colpa ai metodi di pesca impiegati dai nativi del luogo, ultimi orgogliosi 
      discendenti delle tribù indiane, ma qualcuno non esita a tirare in 
      ballo una antica leggenda che parla di una mostruosa creatura annidata nelle 
      profondità del lago. Leland non respinge la possibilità dell'esistenza 
      di un predatore marino, e quando recupera i resti di una barca appartenuta 
      ad un ragazzo che ha visto la fidanzata risucchiata nell'acqua, si convince 
      che il lago è infestato da un calamaro gigante. Anche Katrina Thomas 
      (Alexandra Castillo), che nella zona svolge le funzioni di sceriffo, 
      crede alla leggenda; ma lei non ha bisogno di prove poiché da bambina 
      ha visto con i propri occhi suo padre catturato da un enorme tentacolo sbucato 
      dall'acqua... | 
   
    | Fanta-orrorifico 
      anomalo che per tre quarti è la fotografia di una sperduta provincia 
      nord-americana arroccata sul pregiudizio razziale e per il rimanente una 
      divagazione sul classico filone del mostro marino. La duplice traccia narrativa 
      è la conseguenza dei limiti finanziari di una produzione destinata 
      al piccolo schermo, ma nell'insieme non disturba e non annoia, anche se 
      l'Architeuthis, lo spaventoso calamaro gigante, è realizzato con 
      effetti poco convincenti. | 
   
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         Titolo spagnolo: El monstruo del lago. | 
   
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