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| TrashHouse |
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| Produzione:
2005 - G.B.,
Jinx Media, col., 82 min. |
| Regia:
Pat Higgins |
| Sceneggiatura:
Pat Higgins |
| Effetti
speciali: Richard
Ellis |
| Musica:
Danny
James |
| Interpreti:
Amber
Moelter, Tom Wontner, Hannah Speller, Richard Collins, Samantha Béart,
Oli Wilkinson, Gary Delaney, Nic Ford, Cy Henty, Debbie Attwell, Neil Andrews,
Paul Kerensa, Lisa Poet |
| Cinque
ragazzi, selezionati dal computer "Stacy" tra le persone più
equilibrate d'Inghilterra, accettano di trascorrere una settimana in una
vecchia casa ermeticamente chiusa dove è stato installato un impianto
sperimentale che, in virtù di avanzatissime tecnologie interfacciate
con microchip impiantati sotto la nuca degli ospiti, traduce in realtà
per 15 ore al giorno qualsiasi desiderio o fantasia. La casa riproduce,
a richiesta, ambienti virtuali in stile anni '50, fornisce valido ausilio
a chi vuole progredire negli studi di medicina, evoca sensuali pin-up pronte
ad esaudire sogni erotici. L'esperimento inizia bene, ma finisce in tragedia.
Uno dei cinque volontari, infatti, è uno psicopatico omicida che
"Stacy" ha erroneamente scambiato per un individuo serio e posato:
la sua mente genera soltanto incubi e mostri. |
| Produzione
indipendente, originale nell'idea ma duramente penalizzata dall'esiguità
del budget. L'esordiente Pat Higgins dimostra sufficiente padronanza nell'uso
delle inquadrature, ma è incerto nella direzione degli interpreti,
si disperde in una convenzionale impostazione splatter e non si distacca
dal livello amatoriale nell'impiego della computer graphic. |
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