TÔKYÔ ZONBI
  
Produzione: 2005 - Giappone, Tôkyô Zonbi Seisaku Iinkai, col., 103 min.
Regia: Sakichi Satô
Sceneggiatura: Sakichi Satô, Yûsaku Hanakuma
Musica: Hiroshi Futami
Interpreti: Tadanobu Asano, Shô Aikawa, Erika Okuda, Arata Furuta, Hina Matsuoka, Satoshi Hashimoto, Masaki Miura, Yasuhi Nakamura
Sulla città di Tokyo si stendono le ombre minacciose di due montagne: l'una è quella del Fuji, il conosciutissimo vulcano giapponese, l'altra quella del cosiddetto "Fuji Nero", l'immensa discarica di rifiuti nella quale, con il trascorrere degli anni, si sono riversati in maniera sconsiderata e in ispregio alle più elementari norme di sicurezza, rifiuti di ogni genere, compresi i cadaveri delle vittime assassinate dalla criminalità comune e dalla criminalità organizzata. Nessuno sa ancora che l'inquinamento, giunto ormai ben oltre la soglia della tollerabilità, ha scatenato un virus che fa risorgere i morti trasformandoli in zombies: due incauti operai, Fujio e Mitsuo, che stanno tentando di sbarazzarsi del loro datore di lavoro ucciso durante una lite, saranno costretti a combattere i morti viventi facendo ricorso al Jujitsu.
Il film si chiude con la visione surreale della metropoli giapponese uscita dalla durissima guerra contro gli zombies: le classi ricche vivono, adesso, in un sorvegliatissimo edificio a forma di piramide e spadroneggiano sui poveri - dei quali fanno parte anche Fujio e Mitsuo - ridotti al rango di schiavi e costretti ad esibirsi in giochi gladiatori contro gli zombies sopravvissuti.

Incerta parodia fanta-orrorifica, ispirata al manga "Tôkyô zonbi", che, non riuscendo a sfruttare adeguatamente gli spunti satirici suggeriti dalla sceneggiatura, si adagia repentinamente sulle convenzioni del genere maldestramente rivisitate con i meccanismi dell'umorismo demenziale. L'assenza di ritmo, specialmente nella seconda parte del film, pesa come un macigno sul risultato finale.

Titolo internazionale: Tokyo Zombie.
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