L'annuale "fiera del barbecue" di Dundas, piccola cittadina dell'Indiana, rischia di volgere in tragedia a causa di uno sciame di grosse vespe, insolitamente aggressive, che infesta e devasta le vicine campagne. La dottoressa Cristina Brown (Carol Alt), esperta in entomologia, studia febbrilmente una possibile difesa, ma è ostacolata dalle autorità municipali che, negando stolidamente l'evidenza, cercano di minimizzare la gravità del pericolo. Le vespe assassine sono il paradossale risultato di un nuovo pesticida in lavorazione nei laboratori del dottor Horvath che avrebbe dovuto rivoluzionare il mercato ed assicurare all'azienda finanziatrice ingenti guadagni. Quando ci si è accorti che l'insetticida scatena incontrollabili mutazioni genetiche nelle vespe invece di ucciderle, non si è pensato ad adottare nemmeno le più elementari misure di sicurezza al punto che, quasi per un un fatale scambio di etichette, l'infernale prodotto è stato usato da un tecnico del laboratorio per eliminare un paio di fastidiose vespe-cavia casualmente liberate da un inserviente. Gli imenotteri mutanti, rinvigoriti oltre l'immaginabile, sono facilmente fuggiti all'aperto ed hanno infettato la zona d'intorno, invogliando le comunissime vespe locali a puntare il velenoso super-pungiglione contro l'uomo...

Dopo gli exploit del costoso Swarm ed un paio di trascurabili rip-off, gli sciami di api o di vespe assassine hanno abbandonato rapidamente il grande schermo per riorganizzare i ranghi sul piccolo schermo della Tv, assecondati da sceneggiatori e registi in vena di rinverdire il fascino del vecchio filone catastrofico, rafforzato talvolta da inverosimili risvolti fantascientifici. Ma le storie sono sempre le stesse e si distinguono soltanto per la partecipazione di qualche star in declino o per il crescente impiego della computer graphic nella realizzazione degli effetti speciali. Swarmed, come molte altre pellicole televisive sullo stesso argomento, ha tutta l'aria di un film mediocre, già visto mille volte.