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    | GODSEND | 
   
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    | Titolo 
      italiano: GODSEND - IL MALE È 
      RINATO | 
   
    | Produzione: 
      2004 - USA/Canada, Lions Gate Films/Artists Production 
      Group/2929 Entertainment/Blue Productions, col., 102 
      min. | 
   
    | Regia: 
      Nick Hamm | 
   
    | Sceneggiatura: 
      Mark 
      Bomback | 
   
    | Effetti 
      speciali: Pixel 
      Magic | 
   
    | Musica: 
      Brian 
      Tyler | 
   
    | Interpreti: 
      Greg 
      Kinnear, Rebecca Romijn-Stamos, Robert 
      De Niro, 
      Cameron Bright | 
   
    | Duramente 
      colpiti dalla tragica morte del figlioletto Adam, Paul e Jessie Duncan accettano 
      la proposta del dottor Wells che si è detto pronto a favorire la 
      nascita di un secondo figlio in tutto e per tutto uguale all'altro a patto 
      di avere il permesso di prelevare il DNA dal cadavere ed effettuare un esperimento 
      di clonazione mai prima tentato su un essere umano. L'operazione, vietata 
      dalla legge, avviene in gran segreto nell'istituto Godsend; i Duncan si 
      trasferiscono in un'altra città ed iniziano una nuova vita. Il nuovo 
      Adam cresce in buona salute e porta armonia e felicità tra i genitori, 
      ma, compiuti 8 anni - la stessa età in cui era morto il primo Adam 
      -, comincia ad essere perseguitato da incubi spaventosi e da improvvisi 
      malori che ne modificano radicalmente il carattere trasformandolo in un 
      ragazzo introverso e a tratti violento. Diffidando delle ripetute assicurazioni 
      di Wells che tende a minimizzare le sue preoccupazioni, Paul decide di scoprire 
      se esista o sia mai esistito Zachary, il minaccioso bambino che Adam crede 
      di vedere nei suoi deliri e che sembra aver preso possesso della sua personalità. | 
   
    | Divagazione 
      sul tema della clonazione umana risolta in un banale e per nulla avvincente 
      horror psicologico infarcito di situazioni e virtuosismi stilistici che 
      evocano alla lontana i modelli de Il sesto senso. | 
  
    | Robert 
      De Niro - unica attrattiva del film -, pur tratteggiando con professionalità 
      degna di miglior causa lo sfumato ritratto dell'ambiguo dottor Wells, rischia 
      di essere ricordato soltanto per la scena in cui scarica il nervosismo rigirando 
      tra le dita piccole biglie d'acciaio, come Humphrey Bogart nell'Ammutinamento 
      del Caine. | 
   
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