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ATOMIK
CIRCUS - LE RETOUR DE JAMES BATAILLE |
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Titolo
italiano: ATOMIK CIRCUS |
Produzione:
2004 - Francia/Germania/G.B., MMC Independent GmbH/Entropie
Films/Invicta Filmworks Limited, col., 92 min. |
Regia:
Didier Poiraud, Thierry Poiraud |
Sceneggiatura:
Didier
Poiraud, Thierry Poiraud, Vincent Tavier, Jean-Phillippe Dugand, Marie Garrel
Weiss |
Effetti
speciali: BUF |
Musica:
The Little
Rabbits |
Interpreti:
Vanessa
Paradis, Jason Flemyng, Benoît Poelvoorde, Jean-Pierre Marielle, Venantino
Venantini, Vincent Tavier, Bouli Lanners, Jacky Lambert, Dominique Bettenfeld,
Mar Sodupe, Vincent Belorgey, Daniel Cohen |
Lo
stuntman James Bataille, di passaggio nel villaggio di Skotlett City, perde
la testa per Concia, figlia del burbero Bosco, proprietario del bar principale
nonché padrone di fatto dell'intera regione e organizzatore dell'annuale
sagra della Torta alla Mucca. Deciso a far colpo sulla ragazza, Bataille
si iscrive alla gara di motociclismo, ma per un fatale incidente rischia
di fare una carneficina tra il pubblico e viene condannato a ben 133 anni
di carcere duro. Bataille riesce però ad evadere di prigione e torna
in città per regolare i conti con Bosco e riprendersi Concia. Ma
a Skotlett City le cose stanno rapidamente cambiando: la ragazza, ansiosa
di sfondare come star della canzonetta country, rischia di cedere alle avances
del libidinoso impresario Alan Chase; gli abitanti sono infatuati dalle
predicazioni di uno strano sciamano e, per completare il quadro, sono discesi
dal cielo misteriosi extraterrestri tentacolati che, simili a sproporzionati
gasteropodi volanti, massacrano senza pietà chiunque opponga resistenza... |
Accolto
positivamente - e, forse, sopravvalutato - da parte della critica che vi
ha colto persino echi lovecraftiani, Atomik Circus è un
film che può sconcertare, deludere o divertire per la bizzarra mistura
di generi (...fantascienza, horror, musical, commedia grottesca...), per
la novità della proposta e per lo spirito anarcoide che lo pervade.
Comunque si consideri la qualità della pellicola, i fratelli Didier
e Thierry Poiraud sono indubbiamente riusciti a richiamare l'attenzione
degli spettatori proponendo loro una personalissima rilettura degli stereotipi
di "serie Z". |
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