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| MONSTER
ISLAND |
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| Produzione: 2004 - USA/Canada, Monster Island Productions Inc./Insight Film Studios, col., 92 min. | |||
| Regia: Jack Perez | |||
| Sceneggiatura: Jack Perez, Adam Glass | |||
| Effetti speciali: Joe Mello | |||
| Interpreti: Carmen Electra, Daniel Letterle, Mary Elizabeth Winstead, LaLa Vazquez, Nick Carter, Adam West, C. Ernst Harth, Cascy Beddow, Joe MacLeod, Chelan Simmons, Chris Harrison, Alana Husband, Jeff Geddis, Bruce James | |||
| Partecipando ad un concorso televisivo, il giovane Josh ha vinto una settimana da sogno da trascorrere su un'isola tropicale in compagnia di Carmen Electra. La vacanza si preannuncia memorabile: l'isola (...anche se si trova dalle parti del Triangolo delle Bermuda ed in passato è stata sede di esperimenti nucleari...) è pittoresca e gli organizzatori del villaggio turistico non hanno risparmiato impegno e fantasia per garantire al ragazzo e agli amici che lo accompagnano ogni sorta di comfort e di divertimento. Ma l'imprevisto e il terrore sono in agguato: al termine di un applaudito concerto la celebre star viene rapita da una mantide gigantesca. Tutti si danno alla fuga in cerca del mezzo più rapido per abbandonare l'isola, ma Josh, mosso da generoso spirito cavalleresco, segue le tracce del mostro nella foresta deciso a trarre in salvo Carmen. I produttori televisivi fiutano subito un lucroso reality show e decidono di seguirlo per filmare i momenti dell'eroica impresa. Ma l'isola è un nido di mostri spaventosi ed è sede del laboratorio segreto del folle dottor Harryhausen... | |||
| L'idea
di rendere omaggio ai monster-movies degli anni '50 intrecciandoli con l'umorismo
delle commedie adolescenziali e proiettandoli nella cornice attuale del
protagonismo da piccolo schermo, può essere anche originale e divertente.
La realizzazione, purtroppo, mostra tutti i difetti di una pellicola girata
in fretta e a costo zero. Gli insetti giganti sono risibili oltre ogni intenzione; Carmen Electra appare soltanto per pochi minuti e Adam West, nel ruolo dello scienziato pazzo (il cui nome richiama il maestro della stop motion Ray Harryhausen) non è molto convincente. |
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