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Produzione: 2004 - Francia, Canal+/Europa Corp./M6 Films, col., 94 min. | |||
Regia: Aruna Villiers | |||
Sceneggiatura: Aruna Villiers, Guillaume Laurant, Franck Philippo dal romanzo di Louise L. Lambrichs | |||
Musica: Alexandre Azaria | |||
Interpreti: Nastassja Kinski, Christopher Lambert, Audrey DeWilder, Rufus, Andrzej Seweryn, Francine Bergé, Lyes Salem, Christian Hecq, Sandra Cheres, Jeanne Buchard, Isabelle Caubère, Raoul Billerey | |||
Per ricomporre l'affetto familiare offuscato dalla mancanza di un figlio, Thomas (Lambert), all'insaputa della moglie Mathilde (Kinski), contatta il professor Cardoze, specialista di genetica della clinica nella quale egli stesso lavora, ed accetta di sperimentare sulla donna una tecnica di clonazione che dovrebbe procurarle le gioie della maternità. La figlia che Mathilde mette al mondo ed alla quale è imposto il nome di Manon, cresce in maniera precoce, somigliando in modo impressionante alla madre, e manifestando con il tempo un carattere indipendente e determinato, periodicamente scosso da inquietanti sdoppiamenti di personalità. E il padre rimane fatalmente irretito dal suo diabolico fascino... | |||
Il film è un thriller psicologico costruito sulla premessa (ormai non più tanto fantascientifica) della clonazione come tecnica terapeutica. L'intreccio insegue - pur con moderazione - l'effetto sensazionalistico, affievolendo via via l'interessante spunto per una riflessione sulle prospettive della scienza moderna e sulle implicazioni etiche di una manipolazione della vita. | |||
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