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HESUS
THE REVOLUTIONARY |
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Produzione:
2002 - Filippine, Regal Entertainment, col., 112 min. |
Regia:
Lav Diaz |
Sceneggiatura:
Lav Diaz |
Musica:
The Jerks |
Interpreti:
Mark
Anthony Fernandez, Donita Rose, Joel Lamangan, Ronnie Lazaro, Pinky Amador,
Ricardo Cepeda, Bart Guingona, Richard Joson, Orestes Ojeda, Marianne de
la Riva, Lawrence Espinosa, Arvin Jimenez, Jojo Vinson |
Nel
2011, una grave crisi socio-economica ha trascinato le Filippine nel caos
e nell'anarchia favorendo l'ascesa al potere di una giunta militare. La
polizia reprime sul nascere qualsiasi forma di contestazione e attraverso
il controllo dei mass media manipola le informazioni per creare ad arte
un consenso di massa. Il regime non può, tuttavia, evitare la nascita
di movimenti clandestini di opposizione che fanno proseliti tra i giovani,
tra gli artisti, tra gli intellettuali. Hesus, poeta e idealista, aderisce
al gruppo eversivo guidato da Miguel Reynante, pur non condividendone la
strategia di lotta che gli sembra fin troppo simile ai metodi polizieschi
dei militari. L'esecuzione di un compagno sospettato di tradimento e la
successiva cattura da parte del colonnello Simon, scandiscono le tappe della
sua breve carriera di rivoluzionario e creano attorno alla sua figura un
alone di leggenda. |
Apprezzato
dalla critica, il film proietta la precaria situazione politica delle Filippine
in un ipotetico, vicinissimo futuro, fotografandola in una cornice di terrore
di stampo quasi orwelliano. Nella messa in scena della vicenda, si fondono
impegno civile, riflessioni sociologiche e dramma fantapolitico. Le buone
interpretazioni degli attori, la personalissima regia di Lav Diaz - considerato
da molti massimo esponente del nuovo cinema filippino - e il ritratto psicologico
del protagonista, tormentato dai ricordi del passato ed animato da una fede
incondizionata nella libertà, riscattano la fragilità dell'impianto
produttivo. |
Titolo alternativo: Hesus, rebolusyunaryo.
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