KATE & LEOPOLD
  
Titolo italiano: KATE & LEOPOLD
Produzione: 2001 - USA, Konrad Pictures/Miramax Films, col., 123 min.
Regia: James Mangold
Sceneggiatura: James Mangold, Steven Rogers
Effetti speciali: Digital Backlot, CIS Hollywood, Hunter/Gratzner Industries Inc., Menace FX
Musica: Rolfe Kent, Sting
Interpreti: Meg Ryan, Hugh Jackman, Liev Schreiber, Breckin Meyer, Natasha Lyonne, Bradley Whitford, Paxton Whitehead, Spalding Gray, Josh Stamberg, Matthew Sussman, Charlotte Ayanna, Philip Bosco, Andrew Jack, Stan Tracy, Kristen Schaal, William Sanford
Stuart Besser, studioso della teoria dei mondi paralleli, riesce ad individuare una breccia temporale che gli consente di passare agevolmente nella New York del 1876. Dopo avere assistito all'inaugurazione del ponte di Brooklyn, egli va a curiosare nella proprietà di Leopold Mountbatten, duca di Albany, in procinto di annunziare il suo matrimonio con una ricca ereditiera che gli è stata imposta dalla famiglia. Leopold scorge lo sconosciuto e, nell'inseguirlo, viene risucchiato con lui nel medesimo varco temporale fino a ritrovarsi nella metropoli americana del 2001. Stuart lo ospita in casa aspettando l'occasione adatta per rimandarlo nella sua epoca, ma, immobilizzato in ospedale a causa di un incidente, non può evitare che Leopold agisca per proprio conto, spinto dalla curiosità per il mondo nel quale è stato catapultato. L'austero gentiluomo dell'Ottocento si aggiorna, così, sulle abitudini dell'uomo moderno e per una serie di circostanze finisce per innamorarsi di Kate McKay, la ex fidanzata di Stuart desiderosa soltanto di far carriera in un'agenzia pubblicitaria. Malgrado tutto, la ragazza rimane conquistata dal fascino e dalla gentilezza di Leopold e quando Stuart lo fa tornare nel passato, lo segue giusto in tempo per ritrovarsi con lui nella sua villa ed essere presentata come sua promessa sposa.
"Sarebbe stata una coppia perfetta ... se fossero vissuti nella stessa epoca"
Dopo la convincente prova di Cop Land, il regista James Mangold cede alla tentazione della commedia romantica. Gli elementi per un film di successo ci sono tutti - dalla professionalità dell'insieme al richiamo dei due protagonisti, la simpatica Meg Ryan (peraltro, ancora una volta, poco apprezzata dalla critica) e il prestante Hugh Jackman (X-Men) - ma il risultato è poco più che gradevole. Povero di situazioni frizzanti e veramente umoristiche, il racconto banalizza anche l'interessante premessa pseudo-scientifica della teoria dei "wormholes", le gallerie temporali che farebbero vacillare le comuni nozioni di presente e passato, definendo la dimensione "tempo" come un flusso illimitato che si oggettivizza nell'intreccio più o meno casuale di piani diversi di "realtà".

I cinefili avranno forse gradito le note della canzone "Moon River" di Colazione da Tiffany e altre suggestioni della bella colonna sonora; gli esperti cacciatori di errori non si saranno lasciati sfuggire almeno due clamorose sviste contenute nell'edizione originale che fa citare a Leopold, uomo del 1876, l'operetta "The Pirates of Penzance" di Arthur Sullivan e "La Bohème" di Puccini datate, rispettivamente, 1879 e 1896.

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