ARACHNID |
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Titolo italiano: IL PREDATORE | |||
Produzione: 2001 - USA-Spagna, Fantastic Factory/Trimark Video, col., 95 min. | |||
Regia: Jack Sholder | |||
Sceneggiatura: Mark Sevi | |||
Musica: Francesc Gener | |||
Interpreti: Chris Potter, Alex Reid, José Sancho, Neus Asensi, Ravil Issyanov, Rocqueford Allen, Robert Vicencio, Jesùs Cabrero, Hèctor Chiquin, Luis Lorenzo Crespo, Conejo Wilson | |||
Una
astronave sorvola a bassa quota il Pacifico, nelle vicinanze dell'isola
di Guam, raccogliendo esemplari della fauna terrestre tra la miriade di
isolotti ed atolli dell'arcipelago delle Marianne. Il mezzo alieno, quasi
invisibile grazie ad un sofisticato dispositivo di occultamento, si trova
improvvisamente di fronte un caccia stealth americano in volo di prova nella
zona. La collisione è inevitabile, e i due velivoli precipitano nella
giungla. Diversi mesi dopo l'Organizzazione Mondiale della Sanità affida al dottor Leon e alla dottoressa Gabriel l'incarico di organizzare una spedizione per accertare le cause di una misteriosa epidemia che sta provocando molte vittime tra la popolazione indigena dell'arcipelago. Del piccolo gruppo raccolto dai due medici fanno parte anche un entomologo, un paio di addetti alla sicurezza e una guida. In vista dell'isola, che palesemente è quella dell'incidente, l'aereo che trasporta la missione sanitaria ha un'avaria, e Mercer, la donna che lo pilota, è costretta ad un atterraggio di fortuna sulla spiaggia. Poichè forti campi magnetici impediscono l'uso della radio, non c'è altra scelta per i membri della spedizione che cercare di raggiungere il villaggio con una marcia attraverso la giungla. Ma la giungla è ormai il regno incontrastato degli animali alieni sciamati dal relitto della nave-zoo extraterrestre: insetti e parassiti di dimensioni preoccupanti fanno da contorno ad un ragno gigantesco ed affamato... |
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Brian Yuzna produce e Jack Sholder (L'Alieno)
dirige con discreto mestiere, coadiuvato da un'ottima fotografia. L'opera,
che non brilla per particolare originalità, riproponendo le atmosfere
di Arachnophobia
e le ambientazioni di Predator,
anticipa di un anno il ritorno in grande stile sugli schermi dei ragni
giganti di Eight
Legged Freaks.
Poco convincenti i movimenti dell'aracnide alieno, e convenzionali al
limite dello stereotipo i personaggi, specie quelli chiaramente destinati
a far da pietanza al mostro. |
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